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In Italia approvata la nuova «Carta»

 
Annabella De Robertis

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Annabella De Robertis

In Italia approvata la nuova «Carta»

A dicembre del ‘47 la svolta repubblicana

Venerdì 23 Dicembre 2022, 13:18

«Una storica data. La nuova Costituzione è stata approvata»: così in prima pagina titola «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 23 dicembre 1947. Una grande notizia per il nostro Paese, da poco uscito dalla tragedia della guerra e da vent’anni di dittatura, un Paese che, gradualmente, ha ripristinato le proprie istituzioni democratiche, scegliendo la Repubblica e provvedendo alla stesura di una nuova fondamentale Carta.

«Il pubblico, per accedere oggi a Montecitorio, ha fatto coda pazientemente per ore ed ore alle varie entrate del palazzo e le tribune, non appena aperte le porte, si sono affollate in un attimo; gremite e con grande anticipo sono anche quelle riservate alla stampa. Anche l’Aula appare straordinariamente affollata. Nei settori dell’estrema sinistra, della sinistra e del centro non un solo scranno appare vuoto: solo all’estrema destra qualche banco resta vacante come al solito», si legge sul quotidiano.

L’Assemblea costituente si è riunita per la prima volta il 25 giugno 1946: tre giorni dopo Enrico De Nicola è stato eletto Capo provvisorio dello Stato. Dopo un anno e mezzo di lavori, dopo 375 sedute pubbliche, il 22 dicembre 1947 la stessa Assemblea ha votato, quindi, a scrutinio segreto il progetto di Costituzione. La nuova carta è approvata con 453 voti favorevoli e 62 contrari.

La «Gazzetta» riporta le parole di De Nicola al presidente dell’Assemblea, on. Terracini: «Il mio pensiero reverente e devoto si rivolge in questo momento di sincera commozione all’Assemblea Costituente che ha compiuto un lavoro di cui gli storici daranno certamente un giudizio sereno, che onorerà il nostro Paese per la profondità delle indagini compiute, per l’altezza dei dibattiti svoltisi, per lo zelo coscienzioso e costantemente osservato nella ricerca delle soluzioni più democratiche e nella formulazione rigorosamente tecnica dei principi fondamentali e delle specifiche norme costituzionali; e all’Italia nostra amata e martoriata, che dalle sventure sofferte e dai sacrifici affrontati saprà trarre ancora una volta nella concordia degli intenti e delle opere dei suoi figli le energie necessarie per il suo sicuro avvenire, offrendo al mondo un nuovo esempio di eroiche virtù civili e un nuovo incitamento al progresso sociale».

La carta sarà promulgata dallo stesso capo dello Stato De Nicola il 27 dicembre 1947: entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 1948. In origine composta da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali, sarà oggetto, nel corso dei suoi 74 anni di vita, di diverse integrazioni e revisioni. L’ultima modifica, dopo l’esito del referendum del 2020, ha riguardato la drastica riduzione del numero dei parlamentari.

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