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Soldi agli impiegati, la battaglia dei sindaci

 
Annabella De Robertis

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Annabella De Robertis

Soldi agli impiegati, la battaglia dei sindaci

Il «Corriere delle Puglie» del 31 marzo 1922

Il nostro quotidiano un secolo fa: a Brindisi il giallo della droga e dell’ortodosso

Giovedì 31 Marzo 2022, 15:24

Sul «Corriere delle Puglie» del 31 marzo 1922 leggiamo la cronaca di un solenne Convegno dei sindaci di Puglia. Sotto la presidenza di Raffaele Bovio, sindaco di Bari delle Puglie (solo nel 1931, infatti, la città assumerà il nome definitivo di «Bari» con un real decreto legge), si sono riuniti nell’aula comunale i primi cittadini di Foggia, Lecce, Taranto e di altri comuni della regione per affrontare la questione degli scioperi degli impiegati municipali. Bovio, noto avvocato già diverse volte consigliere comunale, è stato eletto sindaco il 29 novembre 1920 – lo rimarrà fino al 1923 – e ha convocato questo nutrito convegno con un preciso obiettivo: adottare una linea unica di condotta riguardo al rifiuto del Senato di concedere agli impiegati comunali la seconda indennità per il caroviveri.

Dopo un’animata discussione, che ha visto protagonisti in particolare il sindaco di Foggia, comm. Mandara, e quello di Corato, Sig. Quinto, l’assemblea ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto da Bovio: i Comuni faranno fronte unico, richiedendo mutui di favore allo Stato affinché possano mantenere gli impegni assunti con i propri dipendenti e pagare le loro indennità.

L’ARRESTO DELL'ARCHIMANDRITA GRECO - Gli agenti di Pubblica Sicurezza di Brindisi hanno scoperto un traffico illecito di cocaina. Un uomo è stato, infatti, trovato in possesso di una ingente quantità della sostanza ma non ha saputo rivelare la provenienza: ha sostenuto di averla casualmente trovata per terra in via Indipendenza. Proprio in quella strada si trova la chiesa ortodossa della città e le indagini hanno portato all’arresto dell’Archimandrita greco Krisostomo Giovanni, rettore della basilica. Nell’armadio della stanza che porta al campanile, infatti, sono state rinvenute 16 piccole bottiglie contenenti 5 grammi di droga ciascuna. «Il fatto ha destato nel paese viva indignazione per questo sacerdote che, poco curandosi delle sue azioni immoralissime, nella stessa chiesa predicava la moralità», scrive il cronista brindisino. La chiesa ortodossa intitolata a San Nicola era stata fondata nel 1891, ma i lavori si erano protratti per alcuni anni: risulta, così, poco più antica dell’omonimo luogo di culto russo eretto a Bari nel quartiere Carrassi, la cui posa della prima pietra avvenne nel 1913. La chiesa greca di Brindisi è situata in una zona centrale, a ridosso delle antiche mura cittadine, nei pressi della stazione ferroviaria: ancora oggi molto attiva, accoglie cristiani ortodossi da tutto il Mezzogiorno.

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