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Cassa ordinaria e licenziamenti: ecco come funziona l’intesa

 
Redazione Politica

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infortuni sul lavoro

Lo stop resta fino al 30 giugno. Chi ottiene la cigo senza addizionali non potrà mandar via nessuno

Mercoledì 26 Maggio 2021, 15:57

Non sono esclusi colpi di coda ed è evidente come la partita resti aperto, soprattutto dopo gli affondi dei sindacati. Ma al momento il destino di cassa integrazione e blocco dei licenziamenti sembra tracciato, con uno scadenzario preciso che muove da oggi fino alla fine del 2021. Una mediazione tra i punti di vista più radicali che, però, rischia di scontentare per motivi diversi tutti gli attori in campo.

La strada, comunque, è tracciata: il blocco dei licenziamenti resta fissato al canonico 30 giugno: salta invece la proroga al 28 agosto per le aziende che avessero chiesto la cig Covid dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis entro la fine del prossimo mese. Confermata invece la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, dal primo luglio, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021 ma con l’impegno a non licenziare per tutto il periodo in cui ne usufruiscono. E dunque potenzialmente fino alla fine dell’anno.
In estrema sintesi è dunque questo l’esito del percorso di approfondimento tecnico nel governo svolto sulla base delle proposte del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, del Cdm di giovedì scorso che prevedono, sottolineano dal Governo, un insieme più complessivo di misure per sostenere le imprese e i lavoratori nella fase della ripartenza.
Il compromesso aveva destato, e continua a destare, non poche polemiche all’interno della maggioranza con il premier Mario Draghi costretto, fin da subito, a mediare tra i diversi fronti e ben determinato a evitare che il tema lavoro venga strumentalizzato nel dibattito politico.

Dal Partito democratico sottolineano che il pacchetto lavoro approvato nel decreto Sostegni bis «conferma l’impostazione data dal ministro Orlando con una serie di opzioni a disposizione delle aziende, alternative ai licenziamenti». Il decreto, rimarcano, «contiene importanti misure per sostenere la ripartenza delle imprese dopo la pandemia e il mantenimento dei livelli occupazionali». E ci saranno misure che vanno «dalla cassa integrazione ordinaria gratuita fino a fine anno per le imprese che si impegnano a non licenziare al contratto di rioccupazione a tempo indeterminato, dal rafforzamento del contratto di solidarietà al contratto di espansione per favorire la staffetta generazionale nelle aziende fino agli sgravi contributivi del 100% per i lavoratori assunti nei settori del commercio e del turismo.
Rispetto alle polemiche politiche il segretario dem Enrico Letta, era intervenuto fin da subito per blindare il ministro Orlando: «Sulla questione cruciale del blocco licenziamenti e della cig ho letto critiche superficiali e ingenerose nei confronti del ministro Andrea Orlando, che lavora, su tema delicato per milioni di italiani, con tutto il nostro sostegno e apprezzamento». Ieri è arrivato anche l’appoggio del ministro della Salute Roberto Speranza: «Pieno sostegno ad Andrea Orlando che si batte ogni giorno a difesa dei diritti dei lavoratori».

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