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Il Bari cerca la notte perfetta. Tutta la città col fiato sospeso

 
davide lattanzi

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davide lattanzi

Vivarini chiede il riscatto

Vivarini: «La Carrarese è forte. Questa è una sfida per uomini veri»

Venerdì 17 Luglio 2020, 09:02

BARI - «L’umiltà è la virtù dei grandi: dovremo sopperire a qualsiasi carenza dimostrando di essere uomini». Vincenzo Vivarini punta sullo spirito. Prim’ancora che su tecnica, tattica o strategia. Superato l’ostacolo del quarto di finale con la Ternana, ecco subito la nuova sfida verità per il Bari. Si gioca ancora al San Nicola (alle 20,45 con diretta televisiva su Rai Sport ed Eleven Sports), in semifinale di fronte c’è la Carrarese che ha chiuso al secondo posto la regular season nel girone A. La novità viene dalla formula: per accedere in finale, non basterà il pareggio, ma in caso di equilibrio al 90’, si procederà con supplementari e rigori. «Non deve mancare la prontezza al sacrificio», afferma l’allenatore. «Ripassando con calma il match contro la Ternana, ho visto tanti particolari migliorabili, ma anche spunti positivi. Ho sempre temuto gli umbri per il loro valore, ma anche perchè erano già rodati, mentre noi ci trovavamo alla prima partita dopo quattro mesi. Abbiamo dimostrato grande attaccamento all’obiettivo, lottando su ogni pallone. Perciò, dobbiamo essere fiduciosi perché questa mentalità fa la differenza».

La Carrarese sarà un inedito nella stagione dei Galletti, provenendo da un altro raggruppamento. «Avversario complicato», analizza Vivarini. «È una compagine aggressiva: sulle fasce sono pericolosi, hanno un atteggiamento sbarazzino, verranno a Bari con una motivazione feroce. Vantiamo numeri migliori nelle reti realizzate e subite, ma non è un calcolo valido. Dopo una sosta così lunga si azzera tutto: al limite, il conforto è che come noi hanno giocato una volta sola. Sono certo che faremo meglio rispetto a lunedì e se riusciremo a giocare la gara che stiamo preparando, risolveremo ogni problema». Si è creato uno strano clima attorno al Bari: come se si stesse diffondendo l’idea che i biancorossi abbiano fruito di vantaggi arbitrali. «Non ho mai parlato a caldo degli arbitri perché mi piace analizzare gli episodi con calma», la replica di Vivarini. «La Ternana si è lamentata per il gioco duro, ma poi se si va a guardare quanto è avvenuto, Parodi si fa male scontrandosi con il suo portiere, Celli in un contrasto nel quale è lui a colpire Ciofani, mentre Di Cesare ha cercato la palla su Ferrante venendo poi a contatto con il centravanti umbro. Il rigore mi è parso evidente. Ora leggo che il presidente della Carrarese spera di essere più fortunato con l’arbitraggio. Ma non è che se ci chiamiamo Bari siamo favoriti. A Reggio Calabria si sono lamentati tutti per un gol che si è dimostrato regolarissimo. Pensiamo al campo».

E a tal proposito, il coach abruzzese torna a battere sul tasto del carattere. «La squadra sta bene, il problema è solo avere poche partite nelle gambe. Sul piano delle scelte, bisogna considerare tutte le variabili: andare in vantaggio, inseguire, la possibilità di supplementari e rigori. Sia chiara una cosa: tutti ci stiamo giocando tantissimo. Abbiamo la responsabilità di un’intera città che vuole uscire da una categoria che non le appartiene, ma in ballo ci sono pure le nostre carriere, compresa la mia. Tuttavia, questa realtà non deve scalfire la serenità di quanto va fatto. Non bisogna mai mollare: qualsiasi cosa accada».

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