Sabato 06 Settembre 2025 | 11:05

Da Macron a Scholz, il weekend a Borgo Egnazia della banda dei depressi

 
Piero Liuzzi

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Piero Liuzzi

Da Macron a Scholz, il weekend a Borgo Egnazia della banda dei depressi

Una burratina potrebbe distogliere Biden dai suoi cupi pensieri elettoral-presidenziali. Quanto a Macron, magari un tresette serale sarebbe meglio del «buio» a poker che ha chiamato sciogliendo l’Assemblea Nazionale

Giovedì 13 Giugno 2024, 13:40

Niente di meglio che un week end a Borgo Egnazia per fare dimenticare a Scholz la batosta elettorale. Una burratina potrebbe distogliere Biden dai suoi cupi pensieri elettoral-presidenziali. Quanto a Macron, magari un tresette serale sarebbe meglio del «buio» a poker che ha chiamato sciogliendo l’Assemblea Nazionale. Tuffo in piscina per Sunak ma con salvagente in attesa delle elezioni del 4 luglio. Riuscirà un «pataterisecozze» a fare dimenticare al leader giapponese i missili che Kim Jong-un ogni tanto gli recapita in prossimità della costa?

Giorgia Meloni è stata geniale. Di più. Una maghetta! Ha previsto che avrebbe dovuto accogliere una banda di depressi, bastonati o in via di bastonatura e ha offerto loro una splendida occasione di relax. Intanto la padrona di casa siede a capotavola anche perché è l’unica uscita vittoriosa dalle elezioni europee. Immaginiamo la scena. A Scholz una battutina sulla sua crisi d’astinenza da gas russo. A Macron una carezzina sul capo a dire che in fondo la Le Pen non mangia i bambini come i comunisti. A Sunak potrebbe dire che se tutto va male, a Borgo Egnazia cercano sempre personale qualificato. Un po’ più difficile tirare su il morale di Biden che notoriamente ha il senso dell’umorismo e l’espressività del Monte Rushmore. E via così.

Pare che Meloni, a scanso di equivoci, abbia rassicurato Papa Francesco della convinta eterosessualità di tutti i presenti.

Qualche indiscrezione ci sarà su una colazione mattutina, molto mattutina, tra Giorgia e Ursula. Tra un caffè e un cornetto forse ci scapperà una strizzatina d’occhio. Anche Ursula arriva a Borgo Egnazia in preda al patema d’animo e dalla sua amica si aspetta un po’ più di un aiutino.

Quanto a Zelensky pare che Meloni lo abbia scongiurato di adottare un dress code più adatto al glamour del luogo. Avrebbe cercato persino di corromperlo: se ti metti la cravatta ti regalo venti carri armati!

Insomma, più che un G7 a Meloni è toccato trasformare un summit politico in una seduta di remise en forme per colleghi sull’orlo di una crisi di nervi. Alla fine, una faticaccia.

Pare che Patrizia Scurti, la fedelissima segretaria, avesse suggerito di restare a Borgo Egnazia per un paio di giorni a tirare il fiato dopo aver sbaraccato il G7. Siamo in grado di riferirvi la risposta di Giorgia: «Ah, Patrì! Dopo tutto sto casino se n’annamo du giorni a Fregene!».

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