Sabato 06 Settembre 2025 | 11:32

Calcio, Foggia senza lampi: il Potenza riparte

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Calcio, Foggia senza lampi: il Potenza riparte

Sfida a reti bianche allo Zaccheria, Peralta fallisce un rigore

Lunedì 11 Dicembre 2023, 09:45

FOGGIA - Nemmeno su rigore il Foggia riesce più a vincere. Tonin conquistava il penalty dopo un fallo di Armini, dal dischetto Peralta sprecava: il rasoterra (36') angolato ma non forte esaltava l’ex rossonero Alastra, che partì titolare due stagioni fa con l'ultimo Foggia di Zeman e poi finì la stagione in panchina. È stato il portiere lucano l’eroe della giornata, Alastra oltre al calcio di rigore salverà anche un altro paio di palle-gol sparacchiate verso la porta da un Foggia arruffone e sempre più sterile in zona gol, senza idee nenche le più elementari per provare a saltare il pullman piazzato a difesa della porta da un Potenza venuto a giocarsela allo Zaccheria sugli errori e i guai della formazione di Mirko Cudini.

Scialbo pareggio, ma indubbiamente impresa riuscita alla formazione del debuttante tecnico rossoblu De Giorgio, incaricato a sorpresa in settimana dalla società dopo il mancato ingaggio di Raffaele (il tecnico ieri ha smentito di non essersi accordato col Potenza per ragioni familiari come affermato dal presidente). Un pareggio che a questo punto potrebbe puntellare la riconferma dell'attuale tecnico potentino. Per il Foggia di Cudini le cose invece vanno di male in peggio, i rossoneri dopo due ko puntavano al successo per ripartire ma la stagnazione resta. Così nel finale di partita i rossoneri si infiammavano per un altro calcio di rigore questa volta non concesso dal direttore di gara di Mirabella che non se la sentiva, in pieno recupero, di ravvisare il fallo su Garattoni lanciato a rete dopo un contatto dubbio in area con Volpe.

È stata una partita avara di emozioni, che il Foggia in formazione rimaneggiata ha provato a vincere senza però dimostrare di meritarlo se non nella prima frazione quando la pressione è stata a senso unico. Fuori per squalifica Carillo e Riccardi, due difensori centrali su tre, Cudini adattava nel ruolo i rientranti Di Noia e Rizzo e doveva fare a meno anche di Embalo (infortunato) oltre a Schenetti, non ancora al meglio, portato comunque in panchina e schierato nel finale per tentare il colpo di fortuna che non arriverà.

Il Foggia andava vicino al gol nel primo tempo con Di Noia (11’), che sbucava da buona posizione ma sparava a lato; i rossoneri si facevano vivi con un tiro di Martini (31') deviato da Alastra e un altro tentativo di Di Noia (35') che schiacciava la sfera con un colpo di testa ma Tounkara raccoglieva a due passi e ciabattava sopra la traversa. Potenza invece più spigliato nella ripresa, al 1’ Nobile doveva intervenire su una conclusione ravvicinata di Rossetti e al 19’ il portiere rossonero veniva sollecitato da Candellori su una conclusione dalla distanza parata in due tempi. Il Foggia allentava i ritmi, Cudini faceva il primo cambio al 31’ della ripresa (Odjer al posto di Martini), poi toccava dunque a Schenetti rilevare Vezzoni per la mossa della disperazione. Finale concitato, ma il più agitato di tutti era proprio Cudini che inveiva con il direttore di gara per l'inevitabile cartellino rosso. Se il tecnico rossonero sarà ancora sulla panchina del Foggia fra sette giorni non potrà guidare la squadra nel derby di Cerignola, lunedì nel posticipo. La settimana potrebbe portare consiglio, la posizione del tecnico è sempre più in bilico dopo uno scialbo pareggio.

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