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Mignani: il mio Bari ci proverà fino alla fine

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Mignani

La trasferta a Modena. «Se abbiamo anche una sola speranza su un milione di essere promossi, dobbiamo cavalcarla in ogni modo: direttamente o ai playoff»

Sabato 06 Maggio 2023, 14:41

BARI - «Se abbiamo anche una sola speranza su un milione di essere promossi, dobbiamo cavalcarla in ogni modo: direttamente o ai playoff». Michele Mignani sprona il popolo biancorosso a credere nel «sogno». Il rush finale della B giunge agli ultimi tre atti della regular season. La matematica consente ancora al Bari di concorrere per il secondo posto che conduce immediatamente nel massimo campionato, ma per coltivare tale ambizione, c’è poco da calcolare: servono tre vittorie.

A cominciare dalla trasferta di oggi a Modena. Un avversario ben impresso nel recente passato dell’allenatore dei Galletti, sbarcato in Puglia proprio dopo aver guidato per un anno e mezzo la formazione emiliana, con un quarto posto in serie C e un’inaspettata eliminazione al primo turno dei playoff. «È una parentesi che ricordo con grande piacere», afferma Mignani. «A Modena sono stato bene con la società, la squadra ed il pubblico. L’unico rimpianto è non aver potuto apprezzare in pieno la città perché si era in piena emergenza covid. Penso che anche sul piano dei risultati l’esito sia stato soddisfacente e quanto espresso mi ha poi consentito di diventare l’allenatore del Bari. È bello arrivare a questo appuntamento con una buona classifica, ma ci aspetta una sfida complessa per tanti motivi. Il Modena in casa ha maggiore sicurezza, in più è reduce dalla pesante sconfitta di Venezia e vorrà reagire immediatamente. Dovremo essere lucidi, restare sempre in partita, cogliendo le opportunità che si creeranno».

Quindi, ecco il fermo proposito per il prossimo futuro. «Ormai giocano tutti a carte scoperte», riflette Mignani. «I numeri dicono che due squadre ci precedono. Abbiamo provato a stare dietro ad entrambe: il Frosinone è ormai irraggiungibile, ma abbiamo ancora una possibilità di acciuffare il Genoa, anche se è difficile. Tutte le gare in questa fase sono tiratissime, ci sarà equilibrio in ogni situazione, ma proveremo sempre a vincere, a partire da oggi. Ogni tanto bisogna ripensare da dove siamo partiti, perdendo con l’Andria il primo turno di Coppa Italia di C. E ora siamo qui… Se arrivassimo secondi sarebbe clamoroso, ma un terzo posto sarebbe altrettanto incredibile. L’assalto al Paradiso si può tentare anche attraverso i playoff: perciò, dobbiamo allenare tutto, compreso il cuore per non lasciare nulla di intentato. Non tutti hanno la fortuna di giocarsi qualcosa a questo punto della stagione. Noi, invece, abbiamo un’ opportunità e dobbiamo dare tutto pur di non sprecarla».

Il contesto della B, peraltro, è imprevedibile: la Reggina ha appena incassato altri quattro punti di penalizzazione (in totale ora sono sette) scivolando fuori dalla zona playoff, così come il -1 inflitto al Parma costa al momento una posizione ai ducali. «Dobbiamo guardare esclusivamente il nostro percorso», analizza Mignani. «I regolamenti vanno rispettati: dispiace che siano puniti professionisti reduci da un duro lavoro per ottenere determinati risultati, così come i tornei possono rivelarsi falsati rispetto ai valori espressi dal campo, ma le norme devono rimanere una priorità assoluta».

Uno dei principali nodi da sciogliere nel match con il Modena riguarda il modulo: si andrà avanti con il 4-4-2 proposto con Pisa e Cittadella oppure si tornerà al consueto 4-3-1-2? «Lavoriamo soprattutto per concetti», sottolinea Mignani. «Nel corso della stagione, è capitato spesso di cominciare con un assetto e variarlo a seconda delle esigenze. Cambia poco se un calciatore gioca più aperto o all’interno del campo. Conta, piuttosto, tenere fede alla mentalità che abbiamo sempre proposto».

Il mister ligure analizza il momento di Maiello e Folorunsho, reduci da delicati infortuni, nonché di Cheddira che ha abbassato la sua media realizzativa dopo le prodezze in serie nella prima parte di torneo. «Maiello sarà convocato, ma difficilmente farà parte della gara: sta recuperando un problema da una lesione al legamento collaterale e bisogna procedere con cautela. Folorunsho è alle prese con questa infiammazione alle ginocchia: negli ultimi giorni è stato meglio, è disponibile. Cheddira deve rimanere tranquillo: gli attaccanti attraversano periodi in cui segnano appena toccano palla ed altri meno prolifici. A me interessa che stia bene fisicamente e sia sereno: ha un avvenire roseo».

L’ultimo pensiero è per il pubblico: al Braglia saranno oltre 3.200 i baresi presenti, per dare vita all’ennesima prova di amore incondizionato. «I tifosi sono stati sempre meravigliosi», conclude Mignani. «In casa e in trasferta, ci hanno puntualmente seguito generando numeri incredibili. Difficile spiegare perché con un sostegno così, abbiamo raccolto meno al San Nicola. Il paradosso può essere che ci sentiamo più forti con la loro presenza e magari pecchiamo in concentrazione. Ma la prestazione non è mai venuta meno: penso alle rimonte straordinarie centrate tra le mura amiche, proprio grazie all’incitamento incessante della curva. Resto convinto che giocare al San Nicola sarà sempre un enorme privilegio: arriverà la situazione in cui ne trarremo il massimo beneficio».

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