LECCE - Una difesa bunker e un attacco che ha migliorato la sua media realizzativa. Nelle ultime uscite di campionato prima della sosta, il Lecce ha dimostrato di essere cresciuto notevolmente nelle due fasi di gioco e di aver trovato un equilibrio fra i numeri della difesa e quelli dell’attacco. Il rendimento difensivo è certamente uno dei fiori all’occhiello della squadra giallorossa. Con 17 gol subiti in 15 partite il Lecce è la settima miglior difesa del campionato, a pari merito con Udinese e Torino. Un dato importante e non scontato, soprattutto per una squadra che lotta per non retrocedere. Nel raffronto in questa speciale classifica, infatti, il Lecce non sfigura neanche con le prime della classe. Il Milan, per dare un metro di paragone, ha subito appena due gol in meno rispetto ai giallorossi, mentre l’Inter ha addirittura cinque reti in più al passivo.
Sulla fase difensiva è evidente il marchio di Marco Baroni.
Malgrado il salto di categoria dalla serie B alla serie A, come già accaduto nello scorso campionato cadetto anche in questa stagione il tecnico toscano ha saputo allestire un impianto difensivo difficile da scalfire per gli avversari. Baroni è riuscito a trasmettere alla sua squadra il concetto di difendere in avanti: così, il Lecce non si limita ad attendere l’avversario, ma tende a stroncare sul nascere la manovra avversaria con una pressione alta e costante, per provare a recuperare il pallone il più vicino possibile alla porta avversaria. Le 17 reti subite sono d’altronde ben distribuite nell’arco del campionato. Sono soltanto tre le squadre che sono riuscite a segnare più di un gol contro il Lecce e si tratta dell’Inter, della Roma e del Bologna. Contro i felsinei, peraltro, è arrivata l’unica sconfitta del campionato con più di una rete di scarto. Nell’ultima giornata contro la Sampdoria, i giallorossi sono riusciti per la prima volta in stagione a mantenere la porta inviolata. Un risultato cercato da tempo, che premia anche il lavoro svolto fra i pali da Wladimiro Falcone. L’estremo difensore giallorosso è stato uno dei maggiori protagonisti di questa prima parte di campionato. Alla sua prima esperienza in serie A da titolare, l’ex Sampdoria si sta confermando un giocatore di sicuro affidamento, in grado di garantire solidità a tutto il reparto difensivo. Sui punti conquistati dai giallorossi c’è anche la sua firma: molti degli interventi prodigiosi compiuti finora sono infatti serviti per salvare alcuni risultati in bilico.
Ma ai buoni numeri della fase difensiva il Lecce è stato anche abile ad abbinare un miglioramento nel rendimento offensivo. Le ultime tre partite giocate prima della sosta hanno permesso di fare un bel salto in avanti in classifica, considerando che nelle ultime tre giornate solo Napoli e Juventus sono riuscite a fare più punti dei giallorossi. Dietro i risultati positivi c’è stato sicuramente un incremento della pericolosità negli ultimi metri, con un conseguente aumento dello score realizzativo. Negli ultimi tre incontri i giallorossi sono riusciti a segnare cinque reti, portando a 14 il dato complessivo dei gol segnati in campionato. La squadra è apparsa più vivace e ha trovato anche dei gol alternativi. Si pensi a Federico Di Francesco, che è riuscito a sbloccarsi contro l’Atalanta, o a Federico Baschirotto, che sempre contro i bergamaschi ha trovato il primo gol in carriera in serie A. Da ultimo si è sbloccato anche Banda, autore contro la Sampdoria del primo gol di uno zambiano in serie A.
L’obiettivo alla ripresa del campionato, in casa contro la Lazio il prossimo 4 gennaio, è quello di continuare a mantenere questo equilibrio fra difesa e attacco. Da qui, infatti, passano i successi futuri del Lecce. Difensivamente il rendimento è sempre stato molto soddisfacente, sin dalle primissime giornate di campionato. In attacco, invece, la squadra è andata in crescendo. I giallorossi adesso hanno trovato il modo di affacciarsi in avanti con più continuità e concretizzano maggiormente le occasioni create. Numeri e prestazioni che danno fiducia e che fanno capire come il Lecce di Baroni abbia imboccato la strada giusta. La sosta servirà, sotto questo punto di vista, per continuare a lavorare e cercare di proseguire nel percorso di crescita.