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Calcio, il Bari vuol rimettersi in pista: notte d’esami con la Ternana

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

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Mignani, il livello si sta alzando in ogni partita, bisogna dare di più

Venerdì 28 Ottobre 2022, 12:48

BARI - «Il livello si sta alzando in ogni partita: bisogna dare di più». Michele Mignani non è preoccupato per le tre sconfitte di fila rimediate dal suo Bari. Ma al contempo pretende massima applicazione per superare immediatamente il primo frangente di difficoltà di questo avvio di stagione. La sfida di stasera (alle 20,30) contro la Ternana è fondamentale: gli umbri sono terzi e precedono i Galletti di una sola lunghezza, ma più che dare una scossa ad una classifica comunque relativa dopo sole dieci giornate, occorre confermare che i due ko in campionato inframezzati da quello in Coppa Italia siano una contingenza del momento e non un problema più profondo. «Ogni settimana si affrontano avversari tostissimi - riflette Mignani -, tutti i match si svolgono all’insegna dell’equilibrio. Bisogna prepararsi bene e avere massima determinazione in campo. Nelle ultime tre partite la squadra ha sempre prodotto prestazioni all’altezza: non bisogna spaventarsi se qualche gara va male, non a caso non c’è compagine che sia riuscita a mantenere l’imbattibilità. Persino formazioni molto attrezzate attraversano fasi poco brillanti. Le preoccupazioni, invece, sono giustificate quando non si forniscono prove all’altezza. Noi, però, abbiamo puntualmente lottato e creato i presupposti per ottenere il risultato. Gli episodi possono girare a favore o meno e forse in questo frangente ci dice un po’ peggio rispetto a qualche giornata fa, ma bisogna impostare le gare in modo che si possa essere padroni nel determinarle. E su questo piano, sono convinto che abbiamo sempre svolto a dovere il nostro compito».

Bari, Reggina e Ternana viaggiano nei quartieri alti della cadetteria: le vincitrici del girone C negli ultimi tre anni confermano quanto sia complesso il raggruppamento meridionale. «Ho allenato in ognuno dei tre gironi in Lega Pro - argomenta Mignani - e il livello è spesso variabile, dipende anche un po’ da come vengono collocate alcune squadre. Tuttavia, non ho dubbi su quanto fosse difficile il gruppo dal quale proveniamo: per il livello tecnico, per le grandi piazze e per l’aspetto ambientale dati i tantissimi derby che si affrontano. La Ternana è stata promossa e sta confermando la sua crescita nella categoria superiore. Ora tocca a noi».
Il tecnico degli umbri Cristiano Lucarelli individua nelle ripartenze il leit motiv proposto dai Galletti. «Il calcio non è più un segreto», replica Mignani. «Giocare in velocità dopo aver recuperato palla è sicuramente un tema che interpretiamo con profitto. Ma non è l’unico. Siamo riusciti ad essere pericolosi anche contro difese schierate, possiamo attaccare in tanti modi. Veniamo da tre match in cui non abbiamo segnato: comprendo che il digiuno faccia male dopo aver consumato pranzo e cena per un lungo periodo. Ma le occasioni pulite per segnare non sono mai mancate. Pertanto, dobbiamo insistere nel cercarle».
Magari provando a mandare a rete un maggior numero di calciatori, soprattutto gli altri attaccanti che compongono una batteria numerosa e variegata. «Gli attaccanti vivono di umoralità più di centrocampisti e difensori», analizza Mignani. «Perciò, il mio compito deve essere coinvolgere tutte le punte, il più possibile. Basti vedere quanto è successo a Cheddira: segnare così tanto in questi due mesi ha aumentato la sua fiducia, portandolo ad una crescita complessiva anche sotto altri aspetti. Dobbiamo riuscire a ripetere questa dinamica anche con gli altri perché il campionato è lungo e avremo bisogno di ogni risorsa. Gli uomini che compongono il reparto avanzato possiedono peculiarità differenti l’uno dall’altro: assecondare le doti di ciascuno, però, non deve significare perdere un’identità, ma soltanto variare qualcosa negli ultimi metri».
Senza lo squalificato Bellomo, l’attesa è per Ruben Botta: l’argentino fin qui non si è espresso sui livelli dello scorso anno. «Non sono d’accordo nel definire Ruben meno motivato o felice», afferma Mignani. «Io lo vedo in crescita, voglioso: forse deve ancora trovare un pizzico di brillantezza avendo saltato quasi l’intero girone di ritorno della stagione passata. Ci aspettiamo che sia più determinante nelle sue giocate: assist, conclusioni, gol. Ma ha tutto per arrivarci».

La conclusione è su un pubblico che anche stavolta sfodererà numeri da alta serie A. Che la passione dei baresi condizioni un pochino i biancorossi, fin qui un po’ in sordina sul rendimento interno? «Bari è una piazza strepitosa, un pubblico del genere in serie B è una rarità», risponde Mignani. «Esserselo meritato è anche dovuto a quanto hanno espresso i ragazzi. In campo, però, si va per vincere, perché servono punti, senza condizionamenti. Avere tanta gente sugli spalti deve essere uno stimolo ed una spinta in più: possibile anche che un’atmosfera così carica motivi ulteriormente pure gli avversari. Ma per me non sarà mai un peso o una responsabilità. La presenza in massa dei tifosi ci dona calore e affetto che vogliamo tenerci stretti. Dare tutto per vincere è il minimo che si debba alla città».

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