FOGGIA - In seguito all’aggressione al calciatore Pietro Iemmello il giudice sportivo ha sanzionato la società del Foggia con una multa di 10.000 euro. Inoltre il Foggia dovrà disputare una gara casalinga con i settori destinati ai tifosi di curva nord e curva sud privi di spettatori. Oltre a un’ulteriore gara casalinga successiva in curva nord priva di spettatori.
Dalla motivazione delle decisioni prese dal giudice della Lega Pro Stefano Palazzi, tra cui una giornata di squalifica comminata all'espulso giocatore rossonero Sciacca, viene evidenziato che il club della serie C «ha già subito molteplici sanzioni per condotte della medesima natura» e che si è ritenuto altresì «che dagli atti di gara emerge che i dirigenti del Foggia hanno collaborato con le Forze dell’Ordine per far cessare i comportamenti tenuti dai propri sostenitori, con una condotta molto fattiva che merita di essere valutata in modo prevalente rispetto alle altre circostanze di segno negativo». Il giudice di Lega ha altresì predisposto l'«inibizione a svolgere ogni attività federale in seno alla Figc ed a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 30 aprile 2022» per il dirigente foggiano Mario De Vivo «per avere, al 45°minuto del secondo tempo, tenuto un comportamento non corretto in quanto, prima abbandonava la propria area tecnica e poi entrava in prossimità della panchina avversaria urlando verso un calciatore avversario, per fargli abbandonare il recinto di gioco».
Alla base delle decisioni giudiziarie che danneggiano il Foggia vi sono i deprecabili fatti di cui sono stati rei alcuni tifosi del club rossonero, contro l'ex giocatore Iemmello, specificatamente scanditi da questa «cronaca» emersa dal verdetto di Palazzi: al 18° del primo tempo i sostenitori presenti nella curva sud esponevano uno striscione di 10 mt su due linee parallele relativo ad un calciatore della squadra avversaria; durante l’esposizione degli striscioni, entrambe le curve sud e nord occupate dai sostenitori del Foggia intonavano cori dispregiativi e denigratori nei confronti di un calciatore della squadra avversaria e di rappresentanti delle istituzioni calcistiche, cori proseguiti per qualche minuto anche dopo l’eliminazione degli striscioni; al 18° del secondo tempo, in occasione del rigore concesso al Catanzaro, i sostenitori della curva nord lanciavano sul recinto di gioco in direzione dei calciatori due fumogeni, molteplici bottigliette di plastica, due bottiglie di vetro, senza colpire alcuno; nella medesima circostanza di cui sopra: un tifoso proveniente dalla curva nord invadeva il campo con l’intenzione di raggiungere e di colpire un calciatore avversario, senza riuscirvi per il pronto intervento delle Forze dell’Ordine e di Dirigenti della Società ospitante; un altro tifoso proveniente dalla curva nord correva sul campo senza avvicinarsi ai calciatori della Squadra avversaria e inseguito dalle Forze dell’Ordine riusciva a rientrare sugli spalti; un terzo tifoso del Foggia proveniente dalla curva sud invadeva il campo correndo verso la panchina del Catanzaro senza avere alcun contatto e riuscendo a rientrare sugli spalti; successivamente alla concessione del calcio di rigore i sostenitori del Foggia presenti nella curva sud lanciavano una bottiglietta di plastica verso il portiere del Catanzaro nel tentativo di colpirlo; a seguito di quanto sopra descritto la gara è stata sospesa per circa 8 minuti. Ritenuto che con le condotte sopra descritte i tifosi del Foggia hanno posto in essere fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e fatti violenti, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, ed hanno intonato cori ed esposto striscioni oltraggiosi nei confronti di un calciatore della Squadra avversaria e delle istituzioni calcistiche e di loro Rappresentanti; rilevato che i sostenitori presenti in curva nord hanno posto in essere comportamenti più gravi e più numerosi rispetto a quelli posti in essere dai sostenitori presenti in curva sud.
Silenzio del club calabrese attorno a Iemmello, ma «Re Pietro» sorride
Fonti vicine alla società calabrese dichiarano, non ufficialmente, che la decisione del giudice sportivo è stata accolta con una certa perplessità, seppur apprezzando l'azione del club foggiano tesa a garantire la sicurezza dentro e fuori il campo di gioco. Quanto a Iemmello, la società giallorossa ha stretto attorno a lui una diga di silenzio per evitare possibili riverberi polemici. Di sicuro il giocatore (catanzarese tra l'altro), la squadra e la dirigenza calabrese sono rimaste scosse dai fatti di Foggia. In mattinata il gruppo di Vivarini ha svolto una seduta di allenamento a Bisceglie, come testimoniano delle immagini social da cui si scorge un sorriso rassicurante di Iemmello, un tempo «Re Pietro» di Foggia, dove adesso, invece, qualcuno lo odia come ha dimostrato minacciandogli di «tagliarli la gola». Un classico sliding doors da «monarca».