Il lungomare e i castelli come set di Bollywood, genere cinematografico di largo consumo in India? Era quello che avevano chiesto le autorità indiane dopo essere rimaste folgorate da Brindisi in occasione del G7. Durante i giorni del summit e della inaugurazione della statua di Gandhi (avvenuta ad agosto), l’ambasciatrice della Bhārat Gaṇarājya (Repubblica dell’India in lingua hindi), Vani Rao, non ha nascosto di nutrire un debole per la città, snodo centrale della Valigia delle Indie. L’ambasciatrice aveva più volte mostrato l’interesse di fare della città un set per le seguitissime produzioni cinematografiche di Bollywood, tanto da richiedere agli amministratori brindisini un book delle location più spendibili per i film. A sei mesi di distanza, però, tutto sembra svanito in una bolla di sapone. Ad anticipare il potenziale affare per Brindisi in termini di promozione turistica era stato il presidente del consiglio comunale, Gabriele Antonino, che su Facebook aveva svelato: «Il post G7 e la nostra invidiabile storia rimettono la nostra città al centro dell'interesse internazionale per il suo posizionamento strategico, le sue infrastrutture e i suoi siti di interesse culturali che hanno fatto breccia da subito nel cuore e negli occhi dell'ambasciatrice e della delegazione indiana. Chissà che questo appuntamento non possa essere foriero di nuove opportunità interessanti di sviluppo, anche in ambiti impensabili».
Eppure, altrove non mancano esempi virtuosi in tal senso. Lucca, ad esempio, fu sede del G7 degli Esteri: agli incontri istituzionali e mondani organizzati nei palazzi storici e nelle ville del centro murato partecipò anche una delegazione indiana. Risultato? Un anno dopo, nel 2018, Lucca divenne il set a cielo aperto di un film (uscito nelle sale di tutto il mondo nel 2020) con protagonista uno dei più grandi attori del cinema del subcontinente, il famoso Prabhas. E due anni fa si è replicato, portando in dote un massiccio seguito di turisti in giro per la città.
In Puglia, al momento, il flusso di indiani è legato ad arrivi e pernottamenti nelle masserie di lusso, e quindi a un target di alto livello e grandi capacità di spesa. Infatti, le dimore tra gli ulivi sono ormai luogo dei matrimoni di lusso tra i rampolli delle famiglie imprenditoriali indiane. Brindisi si sarebbe potuta inserire in una partita che per forza di cose vedrà in futuro l’Europa e l’Italia meta di cittadini di Paesi in vertiginosa crescita come India, Cina e Indonesia? Difficile dirlo se non si fa neppure un tentativo.