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Brindisi, il parcheggio del G7 va al Comune : «Per l'aeroporto la sosta costerà meno»

 
nicola bellanova

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Brindisi, il parcheggio del G7 va al Comune : «Per l'aeroporto la sosta costerà meno»

New Arena, consiglieri insofferenti: «Non possiamo aspettare in eterno»

Giovedì 28 Novembre 2024, 14:08

BRINDISI - Con 17 voti favorevoli, il consiglio comunale ha deciso di acquisire la proprietà del parcheggio realizzato temporaneamente nei pressi dell’aeroporto dal commissario straordinario del G7, Fulvio Saccodato. Non sono però mancate le polemiche. L’intera operazione avrà un costo di 700mila euro, ma il Comune al momento ha a disposizione solo i 57mila euro necessari per l’acquisizione del terreno di proprietà privata. L’ente avrà cinque anni di tempo per reperire le risorse e decidere cosa farne di quell’area situata in contrada Baroncino. Il terreno è stato dotato di illuminazione e recinzione, non è stata mai utilizzata come parcheggio nel corso del summit internazionale perché la Questura non ha dato l’autorizzazione. «Saccodato ha scelto un posto, l’ha riempito di materiale di risulta, l’ha recintato - ha detto il capogruppo del Pd, Francesco Cannalire - ma poi nessuno ha potuto usare quell’area perché la Questura non ha dato l’autorizzazione. Quei soldi pubblici sono stati usati in modo inopportuno. Saccodato deve ripristinare quei luoghi con i soldi della gestione commissariale. Bisogna agire tramite un avviso pubblico se si vuole realizzare una nuova area parcheggio per l’aeroporto». Il sindaco Pino Marchionna ha spiegato che «questo parcheggio si unirebbe a quello già gestito dalla Bms, dopodiché potremmo decidere di farli gestire entrambi alla nostra partecipata o cederne uno ad Aeroporti di Puglia. Questo ci consentirebbe di calmierare i prezzi; siamo infatti contrari al monopolio di Saba».

La polemica si è poi spostata sul fronte della New Arena, della quale si sono perse le tracce. Ad aprire le danze è stato il consigliere di Fdi, Cesare Mevoli: «A differenza vostra - ha affermato il meloniano rivolgendosi al centrosinistra - noi non inseguiamo fantasie: ricordo espropri di terreni per centinaia di migliaia di euro fatti qualche anno fa per palazzetti che non si sono mai realizzati. Il parcheggio dell’aeroporto che gestisce la Bms ci frutta 6-700mila euro, pertanto in un anno ci ripagheremmo l’esborso». Pronta la replica di Cannalire: «In merito al palazzetto, il vincolo dei 500mila euro per gli espropri è giunto a valle di una procedura di evidenza pubblica, a differenza del caso del parcheggio per l’aeroporto. Se non si dovesse più realizzare il palazzetto, quei soldi e le aree tornerebbero al Comune, invece nel caso del parcheggio per l’aeroporto, al proprietario ridaremmo un’area compromessa e il Comune dovrebbe caricarsi anche i costi della bonifica». Un discorso che ha trovato sponda nel capogruppo di Fi, Nicola Di Donna: «Mi auguro che il palazzetto si faccia, ma se non si dovesse realizzare, non vediamo l’ora di riprenderci quei 500mila euro perché ci servono: non possiamo tenerli congelati aspettando che qualcuno decida se fare o meno qualcosa».

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