ROMA - La sezione immigrazione del tribunale di Roma ha rimesso il caso dei migranti trattenuti nel centro in Albania alla Corte di giustizia europea sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento. La decisione riguarda sette migranti, egiziani e bengalesi, che ora si trovano all’interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania. I sette saranno liberati nelle prossime ore e trasferiti in Italia, con arrivo probabilmente a Brindisi, a quanto si apprende.
Il testo del provvedimento della XVIII sezione immigrazione del Tribunale di Roma, si legge, «rimette alla Corte di giustizia dell’Unione europea, ai sensi del art. 267 TFUE» e «sospende il presente giudizio di convalida del fermo restando gli effetti del trattenimento provvisorio disposto dall’amministrazione per legge (art.6 dlgs 142/2015 e 14 TU immigrazione e art.4 del protocollo Albania)».
Ha effetto immediato la pronuncia dei giudici romani sui 7 migranti che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer in Albania. I richiedenti asilo infatti, a quanto si apprende, in serata saranno portati sulla nave Visalli della Guardia costiera a Brindisi, che raggiungeranno nella notte, dopo poche ore di viaggio. I 7 saranno quindi trasferiti in un Centro per richiedenti asilo in territorio pugliese per essere sottoposti all’iter ordinario di esame della domanda. Sempre a quanto si apprende, la logistica del trasferimento era stata organizzata in adeguato anticipo. Segno che da parte delle autorità italiane era attesa la 'liberazione' dei migranti.
Dopo la bocciatura della procedura accelerata di frontiera, che prevedeva il trattenimento dei richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, scatterà a questo punto la procedura ordinaria. I sette saranno ospitati in un Cara, dove presenteranno presumibilmente ricorso contro il respingimento della richiesta di asilo avvenuto in Albania. Hanno 14 giorni di tempo per farlo e saranno assistiti da legali attraverso i mediatori presenti nel centro. Avranno anche una scheda telefonica. Diversamente dalla struttura albanese di Gjader, i Centri italiani sono 'aperti': gli ospiti in attesa dell’esito ricorso - si parla di mesi - possono cioè liberamente uscire durante le ore diurne ed assentarsi anche per periodi più lunghi