La notizia del grande interesse post G7 per il castello Svevo, con centinaia di persone rimaste fuori per l’impossibilità del Fai di evadere tutte le richieste, sta alimentando la discussione in città. Il capogruppo del Movimento cinque stelle, Roberto Fusco, da tempo chiede al Comune una interlocuzione più fitta con la Marina per provare ad aumentare giorni, orari (e ambienti) di visita.
«Terminato il G7, prevedendo da facile profeta un grande interesse, anche internazionale, per i luoghi del summit - commenta Fusco - ho immediatamente chiesto con un ordine del giorno all’amministrazione comunale di di attivarsi per negoziare con la Marina militare una procedura che consentisse un agevole accesso al castello Svevo, anche parziale, per consentire la visita dei luoghi del G7. L’ordine del giorno è stato approvato il 17 luglio ma, a distanza di tre mesi, nessun seguito è stato dato. E così, buona parte dei visitatori che si sono presentati per la visita del castello nelle giornate del Fai sono dovuti andare via per la sostanziale irrisolta inaccessibilità».
«Continueremo a chiedere all’amministrazione di attivarsi dando esecuzione al deliberato del consiglio comunale. Brindisi - conclude Fusco - non può perdere anche tale occasione di visibilità nazionale e internazionale e non utilizzare la risorsa del castello Svevo come volano di sviluppo turistico. Insisteremo».
In questa fase, tra l’altro, Brindisi sconta anche l’inaccessibilità del castello Alfonsino, alle prese con lunghi lavori di recupero, che terranno chiuso il Forte almeno fino a dicembre.
Tornando al castello Svevo, il responsabile provinciale del Fai, Beniamino Attorre, ha raccontato che i turisti chiedevano di poter visitare le stanze dove sono stati i potenti del mondo.
I consiglieri del Movimento cinque stelle Roberto Fusco e Pierpaolo Strippoli, già a giugno chiesero un aggiornamento del protocollo d’intesa tra Comune e Marina militare. «Non c’è tempo da perdere. L’aver ospitato i leader del G7, con riprese televisive e notizie di stampa diffuse in tutto il mondo, ha dato una visibilità internazionale - preconizzarono i pentastellati - del bellissimo castello Svevo di Brindisi, sicché occorre rendere fruibile e visitabile il maniero a tutti i turisti che stanno visitando la Puglia e, in particolare, la città di Brindisi. Non può perdersi l’occasione di dare con immediatezza continuità alla visibilità mediatica mondiale che il castello ha acquisito, aprendone le porte e rendendolo anche sede di mostre temporanee e di eventi culturali, concordando ovviamente il tutto con la Marina militare».
Il problema, tuttavia, è che per accedere al castello Svevo è necessaria una registrazione, essendo area militare sensibile. Pertanto, difficilmente potrà essere completamente fruibile come il castello Aragonese di Taranto.
E anche il sogno cullato per anni di attraversare la porta Thaon de Revel dal quartiere Sciabiche almeno la domenica, alla fine è svanito come una bolla di sapone.