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Brindisi, vandalizzato nel week end il pattinodromo del parco del Casale

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, vandalizzato nel week end il pattinodromo del parco del Casale

L'episodio non è isolato, dopo la piscina, un'altra struttura comunale è finita nel mirino dei balordi

Mercoledì 30 Novembre 2022, 12:53

BRINDISI - Nuovo scempio ai danni di una struttura sportiva comunale. Nel mirino dei balordi, nel week end, è finito il pattinodromo del Parco giochi al rione Casale. Ignoti hanno provveduto a mandare in frantumi una buona porzione delle barriere in plaxiglas piazzate lungo il perimetro dell’anello di metallo che circonda il pattinodromo. La struttura - dopo circa 15 anni di abbandono - era stata ristrutturata dall’Amministrazione comunale con una spesa di circa 100 mila euro dopo essere stata oggetto di atti vandalici di ogni genere. Il 26 aprile scorso il sindaco Riccardo Rossi e l’assessore allo Sport Oreste Pinto l’avevano inaugurata nuovamente, sperando di restituirgli quella funzione che aveva avuto quando era stata realizzata: un impianto omologato per gare regionali e nazionali. E così è sembrato essere fino alla scorsa settimana. I lavori di ristrutturazione avevano riguardato non solo l’impianto ma anche gli spogliatoi distrutti e resi funzionali anche per i disabili. La struttura grazie all’impegno dell’associazione «Pattinatori Brindisi» ha anche ricostruito attorno al pattinodromo un bel movimento di appassionati e soprattutto fatto scoprire questo sport a tanti bambini che lo vivono con interesse ed entusiasmo.

Un entusiasmo che il «barbaro» di turno ha cercato di mandare in frantumi. Se sia opera di vandali o ci sia altro dietro saranno le forze dell’ordine a stabilirlo, anche grazie all’aiuto delle telecamere di sorveglianza di cui - proprio grazie al restiling del Comune - l’impianto è stato dotato. Ma è indubbio che le strutture pubbliche siano ormai continuamente sotto attacco. Il gesto più emblematico - per cui la Digos indaga per tentata estorsione - ai danni del Comune è stato quello della devastazione della piscina al quartiere Sant’Elia. Un atto che per il suo tempismo sospetto - proprio qualche giorno prima che l’Ente di piazza Matteotti mettesse in vendita la struttura ad un prezzo ribassato - e per le modalità con cui è stato messo a segno porta gli investigatori a escludere che possa trattarsi di un’azione estemporanea di qualche balordo di strada. Ma non bisogna dimenticare i tanti danneggiamenti subiti dal tensostatico Buscicchio al rione Sant’Elia che viene portato con grandi sacrifici portato avanti dalla Ginnastica Temese, che ha dato respiro nazionale al centro. O la distruzione e il saccheggio del campo di calcio al Rione Perrino (era l’ottobre del 2018).

Una serie di episodi inquietanti ai danni di strutture pubbliche, cioè di tutti e pagate con i soldi della collettività, rimaste impunite nonostante le denunce di rito e i riflettori accesi dalla stampa. Nessun responsabile infatti è stato individuato finora. E questo da un lato amplifica il senso di impunità di chi vive in maniera criminale, dall’altro produce un senso di sconforto e solitudine in chi prova a porre un argine creando occasioni di legalità attraverso anche iniziative in campo sportivo nel tentativo di trasmettere valori sani, che purtroppo sembrano segnare il passo riportando indietro nel tempo le lancette dell’orologio per questa città.

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