Brindisi - Un chilo di cocaina nascosto in un doppiofondo perfettamente ricavato in all’interno del camion che conducevano, tant’è che per trovare lo stupefacente sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco per tagliare le lamiere. Due autotrasportatori albanesi sono finiti in manette per l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, al termine dei controlli effettuati nel porto da parte dei militari della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane. Sulla vicenda non trapelano particolari ed è strettissimo il riserbo da parte delle forze dell’ordine. Dalle scarne indiscrezioni trapelate il tir era proveniente dall’Albania.
Sarebbe arrivato vuoto per poi caricare merce. Ma qualcosa ha insospettito gli occhi attenti e ormai allenati di finanzieri e doganieri che ormai hanno affinato la tecnica dei controlli al punto tale che anche un movimento sospetto fa scattare controlli approfonditi.
Così è stato anche nella mattinata di Lunedì Costa Morena. Durante controlli di routine da parte di personale della Dogana e della Guardia di Finanza, nell’area extra Schengen, le forze dell’ordine hanno notato qualcosa di sospetto ed hanno deciso di approfondire.
Al fiuto di finanzieri e doganieri si sarebbe unito anche quello dei cani antidroga che hanno permesso di individuare la zona del tir in cui la polvere bianca era nascosta. Un doppio fondo ben fatto nel mezzo. Per consentire ispezioni più approfondite si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare il rimorchio del Tir alla ricerca del doppiofondo ed è spuntata la droga. Un chilo di cocaina che - secondo il borsino della droga - se venduta all’ingrosso avrebbe potuto fruttare 40mila euro, se si considera invece la vendita al dettaglio avrebbe potuto portare a ricavi fino a 300 mila euro.