Brindisi - Con la sua folta chioma ombreggiava l'intera piazzetta, qualcuno, però, con ogni probabilità si è accanito su quel meraviglioso albero di carrubo, che oggi rischia di morire.
È un Sos disperato quello che lancia l'associazione «Brindisi e le antiche strade», che chiede non solo di salvare l'albero ma soprattutto di censire tutti gli alberi monumentali di Brindisi, per tutelarli.
Il carrubo in pericolo svetta maestoso nella piazzetta della Zecca, su via Tarantini, in prossimità di Piazza Duomo. L'area pedonale ospita il Ceratonia siliqua «di età certamente superiore ai 200 anni», spiegano la presidente dell'associazione Rosalba Barretta e l'architetto Mina Piazzo. «Tuttavia è molto probabile che qualcuno abbia deciso, volontariamente - denunciano - di danneggiare questo monumento naturale, che improvvisamente manifesta un disseccamento localizzato».
Il responsabile del verde pubblico del Comune di Brindisi, Giovanni Nardelli, si è recato sul posto constatando che molto probabilmente si tratta di un’azione dolosa. L'albero potrebbe essere satato cosparso di candeggina o acido muriatico, forse anche acqua ragia, causando il rapido disseccamento di parte della pianta.
Su quanto accaduto sta già indagando la polizia locale di Brindisi, ma l'associazione chiede di più.
«Come A.p.s. Brindisi e le Antiche Strade - dice la responsabile dell'associazione - proponiamo che la città porti avanti un censimento degli alberi monumentali, tali da rivestire anche un importante ruolo per la tutela della biodiversità in ambito urbano, ai fini del loro inserimento tra i beni tutelati attraverso il vincolo paesaggistico, così come per edifici storici. Crediamo che l’applicazione della norma - conclude - consentirebbe di valorizzare il patrimonio monumentale e naturale urbano, esercitando anche azione di dissuasione dei balordi rispetto al danneggiamento, o alla eliminazione dei beni monumentali naturali».