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Brindisi, voleva i buoni spesa: danni all’auto del Comune e minacce al sindaco

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, voleva i buoni spesa. Danni all’auto del Comune e minacce al sindaco

Il 52enne ha ammesso di aver agito per disperazione

Mercoledì 08 Aprile 2020, 12:39

Chiedeva di usufruire dei buoni spesa messi a disposizione del Comune per l’emergenza Corona virus a favore degli indigenti, ma non potendo accedere agli uffici, ha dato in escandescenza per poi bucare con un chiodo le gomme di un’auto della Multiservizi, lanciando anche strali rivolti al sindaco prima di dileguarsi.

Si è conclusa con una denuncia per i reati di danneggiamento e minacce il dramma della disperazione di un 52enne brindisino, ex amministratore unico di una società edile, rintracciato dal personale della Digos (sul posto in prima battuta erano intervenuti anche gli agenti delle Volanti e della Polizia locale) che ha ricostruito la dinamica della vicenda finendo anche per svolgere un ruolo di assistenza sociale nei confronti dell’uomo. Erano circa le 9.30 quando l’attenzione di alcuni dipendenti della Brindisi Multiservizi presenti in piazza Matteotti era attratta da un uomo che che sbraitava ad alta voce contro il Comune e che, con fare repentino, si scagliava contro l’auto e allontanandosi inveiva anche contro il Sindaco, peraltro non presente in Municipio. Due le ruote, anteriore e posteriore, bucate. Il 52enne si era presentato al Comune per chiedere di beneficiare del contributo dei buoni spesa, ma non aveva potuto interloquire con nessuno poichè, com’è noto, non vi sono uffici aperti al pubblico e che la richiesta del contributo va inoltrata compilando e firmando un modulo scaricabile dal sito del Comune. Convocato negli uffici della Digos ha spiegato la sua condizione di assoluta indigenza ed ha riconosciuto di aver agito illegalmente per lo sconforto. L’uomo ha ammesso di aver utilizzato un chiodo con cui ha bucato le ruote dell’auto, chiodo che ha consegnato al personale diretto dal vice questore Rosalba Cotardo, dirigente della Digos.

Agli investigatori ha spiegato di avere un passato di amministratore unico in una società edile che, a causa di varie vicissitudini in corso di accertamento, ha chiuso battenti e si è ritrovato in una precaria condizione economica. Il 52enne è stato, infine, supportato nella compilazione della istanza tesa ad ottenere il beneficio dei buoni spesa da parte degli investigatori della Digos.

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