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Brindisi, Santa Teresa: licenziamenti in vista per 50 persone

 
Redazione online

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Brindisi, Santa Teresa: licenziamenti in vista per 50 persone

Il Cobas: «Ad Ottobre la società avvierà la procedura per 50 persone»

Venerdì 06 Settembre 2019, 10:36

BRINDISI - La possibile apertura della procedura di licenziamento per 50 persone della Santa Teresa, ha portato il Cobas a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori della partecipata della Provincia e chiedere un incontro al Presidente dell’Ente di via De’ Leo, Riccardo Rossi.
La presa di posizione, rende noto il sindacato «in seguito alle gravi dichiarazioni sugli aspetti occupazionali espresse della Santa Teresa nel corso di un incontro avuto con noi».

«La Santa Teresa - spiega in una nota Bobo Aprile - ci ha comunicato che l’attuale impegno della Provincia di Brindisi a suo favore per l’anno 2020 è di 1.300.000 euro che, tradotto in termini occupazionali è la possibilità di mantenere occupate circa 50 persone. Queste limitate risorse per i servizi affidati alla Santa Teresa sono da imputare, secondo la Provincia e la partecipata, ai tagli delle risorse dedicate dal Governo alle Province. Il Presidente Rossi misura i tagli in 20 milioni di euro in meno ogni anno per la provincia di Brindisi. Come al solito a pagare sono lavoratori e cittadini. A fronte di queste limitate risorse la Santa Teresa ci ha riferito che aprirà a metà Ottobre la procedura di licenziamento per 50 persone».

Il Cobas punta il dito anche su un altro tema: «Teniamo conto che per i 14 lavoratori della Santa Teresa che lavoravano presso servizi le cui competenze sono passate dalla Provincia alla Regione, 9 dell’ex Mercato del lavoro ora Arpal e 5 delle pulizie biblioteca e museo, non è stata trovata ancora nessuna soluzione… e non vediamo grossa agitazione da parte delle loro organizzazioni sindacali. Abbiamo chiesto a fronte di questa situazione un incontro alla Provincia per cominciare a discutere oggi le possibili soluzioni e non aspettare Dicembre. Sarebbe veramente contraddittorio arrivare a tanti licenziamenti mentre aspettiamo la realizzazione di molti progetti per la nostra città e la nostra provincia attraverso finanziamenti Regionali e Statali. Il Sindacato Cobas auspica un positivo intervento della Regione Puglia intanto per i 14 lavoratori, che significherebbe la diminuzione da 50 a 36 i lavoratori da salvare. Era questo quello che cercavamo qualche mese fa di spiegare a qualcuno che non aveva compreso il dramma della situazione. Il Cobas invita alla mobilitazione perché dobbiamo costruire delle soluzioni vere per 50 lavoratori oggi seriamente in difficoltà».

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