BRINDISI - «No signora qui funziona così, se l’addetta non c’è lei non può istruire la pratica e quindi dovrà tornare qui un altro giorno». Sono state pressappoco queste le parole che si è sentita rivolgere una cittadina recatasi l’altra mattina al quinto piano della sede Asl di Brindisi per consegnare i documenti necessari ad autorizzare la scelta di un medico curante da parte di un cittadino statunitense di recente sposatosi con la figlia della signora presentatasi nell’ufficio preposto della Asl.
L’ennesima storia di disservizi ai danni degli utenti si è verificata giovedì scorso, quando una utente brindisina, dopo aver chiesto una giornata di permesso al lavoro, si è recata alla Asl per consegnare tutti i documenti (certificato di residenza, stato di famiglia, certificazione di nozze ecc.) relativi allo status del suo genero e richiesti, dalla stessa Asl, per volgere i propri accertamenti e consentire al neoconiuge statunitense trapiantato a Brindisi di poter avere un suo medico curante al pari di ogni altro cittadino.
Giunta al quinto piano della Asl, però la utente si è sentita rispondere che l’addetta al servizio quel giorno mancava. L'utente ha chiesto se ci fosse un sostituto e se potesse, in ogni caso, lasciare le carte a qualche altro impiegato. La risposta è stata negativa e a quel punto, la utente ha chiesto di parlare con un responsabile. Quindi uno degli impiegati è andato nella stanza della responsabile dell’ufficio, ma ne sarebbe uscito - stando a quanto raccontato dalla cittadina - dicendo che la responsabile aveva confermato che per quel servizi c’è una sola addetta ed essendo la stessa assente quel giorno, la cittadina non avrebbe potuto fare altro che ritornarsene da dove era venuta per ritentare un altro giorno, nella speranza di trovare l’addetta.