Sabato 06 Settembre 2025 | 11:28

Un milione di euro dalle tasse evase a Trani: meno debiti e pagamenti più veloci

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Un milione di euro dalle tasse evase a Trani: meno debiti e pagamenti più veloci

Approvato il rendiconto 2024, risultato di amministrazione di 68 milioni di euro

Martedì 22 Aprile 2025, 11:26

TRANI - «La politica dei costanti piccoli passi, della gestione attenta e del dialogo con i dipendenti, permette di ottenere risultati a lungo termine molto importanti». Così l’assessore alle Finanze, Luca Lignola, presentando il rendiconto del 2024 in un Consiglio comunale che ha consentito allo stesso delegato del sindaco di tracciare un bilancio di dieci anni dell’amministrazione comunale Bottaro, a suo dire «oltre modo virtuosa proprio grazie a numeri oggettivi progressivamente migliori». «La prima osservazione è che anche quest’anno non abbiamo fatto anticipazioni di tesoreria - ha sottolineato l’assessore -, cosa mai avvenuta durante l’esperienza Bottaro. Nonostante ciò, abbiamo un saldo di cassa estremamente elevato. Ciò potrebbe far pensare a dei debiti, ma posso affermare con soddisfazione che gli uffici sono riusciti a ridurre notevolmente lo stock del debito».

«PAGAMENTI PIÙ RAPIDI» Entrando nel dettaglio dei numeri, «nel 2018 - ha riferito Lignola - il debito risultante sulla piattaforma era di 6.616.000 euro, nel 2024 è di circa 389.000 euro, una riduzione notevole. A questa si è accompagnata anche una diminuzione dei tempi medi di pagamento: dal 2018 al 2024, siamo passati da 88 a 24 giorni, e nel 2024 siamo quindi al di sotto dei termini massimi concessi dalla normativa, che sono di 30 giorni. Queste sono alcune delle osservazioni che aveva sollevato la Corte dei Conti nei primi anni, e che siamo stati in grado di riportare sotto controllo». Un altro elemento importante riguarda i proventi derivanti dalla gestione dei beni: «Qui abbiamo registrato un incremento - ha illustrato l’assessore -, passando da 384.000 mila euro nel 2015 a 1.247.000 nel 2024. Abbiamo anche una crescita nelle entrate provenienti dagli impianti sportivi, dai permessi di costruire e dai proventi delle sanzioni per le violazioni al Codice della strada». Ed ancora, a conferma del fatto che il puntuale inserimento di debiti fuori bilancio negli ordini del giorno dei consigli comunali non è un male, Lignola ha ricordato che «all’inizio della nostra esperienza, nel 2015, avevamo una notevole quantità di debiti fuori bilancio: oggi, nel 2024, sono circa 369.000 euro, quasi tutti derivanti da sentenze. Grazie anche al lavoro dell’avvocatura comunale, abbiamo sempre accantonato risorse adeguate, così da coprire facilmente questi debiti. Peraltro, tutti gli uffici hanno perfezionato il meccanismo di riconoscimento dei debiti, riducendo notevolmente questa voce».

«UTENZE ARMONIZZATE» Altra operazione significativa è stata la razionalizzazione delle utenze, che ha portato ad un risparmio di oltre un milione di euro all’anno. E sul fronte della lotta all’evasione, «nel 2024 oltre un milione di euro sono stati accertati tramite le verifiche dell’Imu - ha fatto sapere Lignola - ed anche la Tari ha mostrato un trend positivo». Nel bilancio consuntivo «ci sono anche le certificazioni relative ai rapporti debito-credito con le nostre società partecipate, che hanno fatto notevoli progressi, rendendo il processo anche più semplice e trasparente. Tutto questo - ha concluso Lignola - ci ha consentito di sostenere le numerose assunzioni effettuate all’interno dell’amministrazione, che ammontano ad oltre cento. E proprio grazie a queste risorse umane giovani, fresche e motivate, abbiamo raggiunto questi risultati ragguardevoli».

I NUMERI Il rendiconto 2024, approvato con 20 voti favorevoli e 13 assenti, si è chiuso con un risultato di amministrazione pari a 68 milioni di euro. «Sembra un importo molto alto - ha osservato il dirigente in aula -, ma in realtà, da questi 68 milioni, dobbiamo distinguere quelli che sono i vincoli e quindi la parte del risultato di amministrazione accantonata. Mi riferisco al fondo contenzioso e, soprattutto, al fondo crediti di dubbia esigibilità, pari a 35 milioni, che a seguito della verifica ispettiva è stato calcolato in stretta osservanza con quelle che sono state le prescrizioni del Ministero delle Finanze. E poi ci sono altri accantonamenti, tra cui il fondo di garanzia dei debiti commerciali, il fondo indennità di fine mandato del sindaco, arretrati contrattuali ed una piccola parte di passività pregresse delle partecipate».

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