BARLETTA - È tutto pronto. Gli animi si accendono. Da Piazza Marina echeggiano le atmosfere, i suoni, le voci dei 13 cavalieri italiani capitanati da Ettore Fieramosca. Ieri sera Investitura e Giuramento. Oggi alle 17.00 nel Fossato del Castello di scena il Certame Cavalleresco. Sold out. Giorgio Pasotti nell’edizione 2023 della Disfida targata Alessandro Piva-Francesco Gorgoglione, interpreta Ettore Fieramosca. L’attore bergamasco ha già raffigurato con successo Garibaldi.
“L’episodio del 1503 è meno noto della spedizione dei Mille – dice Pasotti - ma rientra tra gli avvenimenti importanti della nostra storia che meritano un palcoscenico nazionale. Mi auguro che la manifestazione possa crescere sempre più e calamitare l’attenzione di tutta la nostra nazione. Un bel rilancio dopo lo stop forzato dettato dal Covid. L’amministrazione comunale e l’intero mondo della cultura puntano parecchio sulla rievocazione del fatto d’arme”.
A chi addita la corporatura esile e l’aria sbarazzina Pasotti, pronto, risponde “Fieramosca era un valoroso guerriero. Io dietro l’aria sbarazzina nascondo doti atletiche notevoli. Sono già stato a Barletta in varie occasioni, all’interno del castello ho recitato una produzione intitolata ‘Da Shakespeare a Pirandello’, di sicuro ricorderò con affetto questo spaccato storico rinascimentale denso di tensione emotiva”.
Dai vincitori ai vinti. Giovanni Calcagno interpreta Guy de La Motte. Per l’attore siciliano si tratta di un ritorno. “Circa 20 anni fa sono stato a Barletta con la mia vecchia Compagnia di artisti di strada eravamo impegnati nelle attività itineranti della Disfida. Impressionante il numero degli spettatori. Credo che la forza di questa rievocazione sia racchiusa nella grande partecipazione popolare dei barlettani e di coloro che giungono dai centri limitrofi e da altre città italiane. Oggi sarò tra i nemici, sono il capitano dei francesi, panni scomodi. Fioccheranno gli insulti. Starò al gioco nell’interpretare il cattivo-perdente della contesa”.
“L’idea è del ruolo di La Motte - prosegue Calcagno – è partita dal regista Francesco Gorgoglione. I primi approcci lo scorso febbraio al Curci in occasione della pièce ‘Gilgamesh’ con Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta. È nata subito una bella intesa ed eccomi qui. Devo confessare, inoltre, che la prima volta che sono entrato al Teatro Curci sono rimasto molto colpito dal fondale. Il sipario che riproduce la disfida è meraviglioso. Sono amante delle epopee. Tra i miei spettacoli più cari da narratore c’è ‘La Chanson de Roland’. Quindi mi sento a casa. Del resto ho sempre cavalcato, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza. E poi ho continuato per passione e per lavoro in tanti ruoli. Ricordo il film ‘Il mio corpo mi seppellirà’ di Giovanni La Parola, girato interamente in Puglia. Una bella produzione sul brigantaggio nell’epoca borbonica. Ci sono dei valori nella cavalleria che vengono da lontano, dall’oriente. Sono attratto dall’essenziale, dal gusto di una esistenza vissuta con coraggio e disincanto. Il Certame è l’evento più spettacolare della rievocazione, attori e attrici di primo piano, con i cavalieri del team Nencini con cui ho lavorato diverse volte che contribuiscono ad elevare la qualità della manifestazione”.
Nella cavalcata tra storia e leggenda, slogan dell’edizione corrente, ecco le sensazioni degli altri componenti del cast della Disfida. Fabrizio Vidale, doppiatore, voce narrante, ha numerosi amici a Barletta. “Una bella responsabilità raccontare la Disfida. Nel mio percorso professionale aggiungerò questa chicca. Mi sono documentato al meglio. Bella avventura che si aggiunge alle mie altre presenze in città in occasione di altre iniziative”.
Francesco Tammacco (molfettese) e Nicola Calabrese (barlettano) interpretano i notabili Fabrizio e Prospero Colonna. “Ci sono dei colleghi strepitosi – afferma Tammacco – e poi rinverdire la storia del territorio e quella pugliese con il gioco del teatro e del corteo è eccezionale”. Gli fa eco Calabrese “Esperienza bellissima, entusiasmo alle stelle, pubblico meraviglioso. Fondamentale richiamare i valori dell’Italia unita”.
Esordio nella rievocazione della Disfida anche per il tarantino Giovanni Guarino. Lui è Consalvo da Cordova. “Mi ha colpito la partecipazione della città. Il fatto che sia rimasta legata alla storia del 1503. Anche tra i figuranti molto amore e passione. Non assistiamo a Disneyland, tutto è sentito alla perfezione” ammette Guarino.
Ludovica Coscione, 24enne, è Elvira da Cordova “Prima volta che sono a Barletta e prima volta che vesto i panni rinascimentali e non avrei potuto desiderare di meglio. Sono super patriottica e mi piace tanto il folclore, il mito, forse perché sono napoletana e respiro tutto ciò nella mia città. Sono stata accolta con sentimento. E questo mi rende felice”. Rossella Dimatteo, barlettana, nozze d’argento con la vita, è Ginevra di Monreale. Si è classificata prima nel contest indetto sulle pagine Facebook e Instagram riservato ai giovani tra i 18 e i 25 anni. Rossella è insegnante di sostegno presso la scuola media De Nittis. Fattivo il suo impegno nelle attività di inclusione e integrazione. Ama il volontariato e con il movimento Retake cerca di valorizzare il senso civico sul territorio.
“Mi piace mettermi in gioco. Sono soddisfatta del risultato. Nella mia famiglia si respira aria di Disfida da sempre. Ho partecipato come dama 4 volte. Anche i miei genitori da anni sfilano al corteo e ci saranno anche stasera, fra gli oltre 400 figuranti. Sono tra i personaggi principali, non me l’aspettavo”.
Tra senso civico e italianità, tra riverberi rinascimentali e risorgimentali, stasera, dopo il combattimento, alle ore 20.00, i cavalieri guidati da Ettore Fieramosca si recheranno in Cattedrale per il “Te Deum”. Al rito del ringraziamento prenderanno parte i Portatori della B.V. Maria dell’Assunta. Attesissimo, poi, il Corteo Trionfale. Ali di folla saluteranno e applaudiranno i vincitori e sbeffeggeranno gli avversari. Da Piazza Castello la sfilata percorrerà Via Duca D’Asburgo, Corso Cavour, Corso Garibaldi, Via Baccarini, Piazza Moro, Via Roma, Via Nanula, Piazza Principe Umberto, Corso Vittorio Emanuele, Via Nazareth, Via Cialdini, Via Duomo fino al rientro al Castello. E proprio dal rivellino e dagli spalti del maniero, alle ore 22.30 partirà la parentesi scenografica spettacolare con Nox Lux (a cura di ResExtensa ed Elisa Barucchieri), Videomapping (Alessandro Vangi e Raffaele Fiorella) e l’aspetto pirotecnico-scoppiettante targato Pirofantasy.
E intanto arriva il messaggio del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel messaggio inviato alla città di Barletta in occasione della rievocazione storica.
«Il Governo - dice - ha messo in campo un’azione di diplomazia della crescita forte e innovativa. Attraverso un’azione di sistema, vogliamo portare i tantissimi turisti stranieri che visitano ogni anno il nostro Paese a scoprire le molte realtà che punteggiano il nostro Paese. Pensiamo in particolare ai milioni di persone di origine italiana che vivono nei quattro angoli del mondo. A loro abbiamo dedicato il progetto 'Turismo delle radicì, inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza che mira a salvaguardare e dare il meritato risalto a questa inestimabile ricchezza, facendone sempre più un potente volano di sviluppo».
Tajani ha evidenziato «l'economia che gira intorno al turismo» e «la ricchezza del nostro patrimonio agroalimentare, centrale in un territorio come la Puglia, le cui esportazioni nel 2022 hanno raggiunto i 60 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 15% rispetto al 2021». Poi ha sottolineato «l'aumento» del 27% rispetto allo scorso anno «dei turisti stranieri» che «dimostra - dice - la straordinaria attrattività del nostro Paese». «La rievocazione è un appuntamento» che «ricollega la memoria storica alla tradizione della vostra comunità, in un percorso di ricerca delle radici che consolida una profonda identità culturale e al contempo rappresenta un importante volano di attrazione turistica».