BARLETTA - Completamento dello stadio comunale Puttilli: mancano ancora notizie, riscontri e tempistica sulle opere e interventi da eseguire per rendere “totalmente” agibile l’intera struttura. Ricordiamo che lo scorso 6 settembre 2022 la Commissione Provinciale di Vigilanza per i Locali di pubblico spettacolo concesse l’autorizzazione alla riapertura e svolgimento di eventi (gare di calcio, in primis) per una capienza massima di 4878 posti (1923 di curva nord, 1566 tribuna, 1364 curva sud/ospiti, 25 settore H) escluso il settore gradinata, non agibile a causa di alcune opere da eseguire. Settore che comunque è stato concesso in deroga, gara per gara, con ordinanza del Comune per una disponibilità di posti, all’occorrenza variabile da 700 a 1000 posti. Dall’impianto anti-fumo ai tornelli, quindi alle misure regolamentari del campo di gioco (l’attuale lunghezza è inferiore a 5 metri) e ad un settore H «più umano», sino ad altre prescrizioni dettate dalle norme vigenti: questi in sintesi quanto c’è da fare per rendere agibile l’impianto sportivo di via Veneto.
Interventi annunciati da tempo e di cui non si ha contezza per cui, essendo trascorsi nove mesi dalla riapertura. Ma che è auspicabile si possa avere al più presto notizie, anche per consentire - ad esempio - a società come l’Asd Barletta 1922 di poter programmare il futuro “immediato”. A proposito, giova ricordare, che qualora la società biancorossa dovesse presentare la domanda di ripescaggio nella categoria superiore (serie C), che solitamente si inoltra nel mese di luglio, deve avere la struttura in regola.
polemica sulla recinzione «Un vero peccato che, in maniera incomprensibile, sia stata a tutt’oggi ignorata la demolizione e il rifacimento dell’orrenda recinzione retrostante la tribuna». Così intervengono nuovamente Nardo Binetti (ex assessore comunale), Antonio Luzzi (ex presidente del Consiglio comunale) e Michele Sarcinelli (giornalista). «Del problema sono stati interessati in passato sia il Commissario Prefettizio e sia la Commissione consiliare dello sport. Ad oggi la recinzione lungo via D’Annunzio resta identica, non è stata abbattuta e sostituita come avvenuto in via Vittorio Veneto e in viale Dante Alighieri, ancorché risultante decadente e pericolosa, riporta tuttora, sull’intera sommità, cocci di vetro che impedivano ai ragazzi, oltre mezzo secolo fa, arditi e avventati scavalcamenti. Confidiamo che il Comune voglia intervenire affinchè la suddetta parete venga abbattuta e uniformata a quelle ora regolamentari».