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L’organico aggiuntivo della scuola, utile nella pandemia e poi abbandonato

 
Redazione online

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Bitritto, dipendente di una scuola positivo: istituto annulla attività in presenza

banchi di scuola

La denuncia di Maria Luce Bianco, coordinatrice Bat del Comitato Uniti per Riconferma

Venerdì 13 Gennaio 2023, 13:09

«Il contingente ATA e docenti del Comparto Scuola denominato "Organico Aggiuntivo covid", che durante l'emergenza pandemica ha sostenuto nonché colmato i ripetuti tagli alla scuola e al personale avvenuti dal 2008 ad oggi, nonostante la carenza cronica e strutturale in cui riversano gli Organici scolastici, ad oggi risulta ancora a casa, senza proroghe e senza continuità di servizio, ma soprattutto senza alcun tipo di sussidio». Lo scrive in una nota Maria Luce Bianco, la coordinatrice Bat del Comitato Uniti per Riconferma. «Siamo l'organico che durante l'emergenza pandemica e per ben due anni ha assicurato il corretto funzionamento delle attività didattiche, sia per quanto riguarda la situazione prettamente pandemica ossia le esigenze di continua sanificazione e pulizia straordinaria degli ambienti scolastici, sia per quanto riguarda la grave carenza di personale in cui si trovava la scuola, anche nelle semplici turnazioni tra colleghi - prosegue Bianco -. Molti di noi hanno risposto alla chiamata emergenziale senza risparmiarsi in nulla. Inizialmente lasciando anche figli e famiglie non avendo la certezza del rinnovo contrattuale, perché fin da subito i nostri contratti prevedevano clausole risolutive qualora fosse cessata la pandemia.
Nonostante questo il contingente Covid ha svolto egregiamente il proprio lavoro sia in termini di quantità, ossia andando a colmare la carenza di personale e quindi garantendo un'adeguata turnazione tra colleghi, che in termini di qualità , elevando gli standard di pulizia degli ambienti e migliorando sensibilmente la vigilanza sui minori ossia gli studenti delle nostre scuole.
Per molti mesi abbiamo visto i nostri stipendi slittati al mese successivo ma ciò nonostante continuavamo a pagare gli affitti per chi era fuori regione o a pagare l'ormai costoso carburante per spostarci nel posto di lavoro, attingendo da fondi propri o di parenti o di amici».

«Poi a giugno 2022 l'ormai governo dimissionario Draghi ci ha negato le proroghe, cessato è vero lo stato pandemico, ma facendo un enorme passo indietro e lasciando ancora una volta la scuola carente di personale - scrive ancora Maia Luce Bianco -. Gli effetti di questi disastri si sono visti immediatamente, molti fatti di cronaca si sono succeduti, tra cui anche minori che sono scappati da scuola senza che nessuno potesse accorgersene, questo non per negligenza ma semplicemente perché senza i numeri del nostro contingente non si può assicurare un'accurata pulizia e sorveglianza. A giugno quindi abbiamo costituito il nostro Comitato che è la voce di 60mila lavoratori a casa senza stipendio, senza lavoro e che non possono usufruire di alcun sussidio. Il Comitato da subito si è attivato attraverso intense interlocuzioni sia politiche e sindacali a trovare un modo per farsi sentire, riuscendo a presentare due emendamenti che purtroppo sono stati bocciati dalla maggioranza.Proprio la maggioranza che in campagna elettorale ci ha sempre appoggiati e sostenuto ora boccia uno stanziamento di un organico aggiuntivo nelle scuole che darebbe lavoro ma soprattutto sarebbe molto utile in vista dei fondi stanziati dal Pnrr. Già, prima di avere le aule supertecnologiche bisognerebbe rendere le scuole sicure ma soprattutto efficienti con l'aumento del personale ATA, garantendo anche un'adeguata assistenza ai disabili che necessitano di attenzioni particolari. Una conclusione logica e deduttiva per essere competitivi in Europa, partendo proprio dall'istruzione dei nostri giovani».

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