TRANI - È di nuovo un pericolo per la sicurezza della circolazione automobilistica, e non solo, la parte iniziale della pista ciclabile di via Sant’Annibale Maria di Francia, nella direzione di marcia che da Corato conduce verso Trani.
Infatti, a seguito di un recente incidente, il cartello con lampeggianti e lastra catarifrangente gialla, che segnalava l’inizio del cordolo, è stato abbattuto e si trova adagiato sul marciapiede a fianco della corsia per le bici.
Il successivo segnale, invece, è ancora reclinato e, a distanza di sette giorni dall’incidente, si trova in una posizione orizzontale particolarmente pericolosa anche per i residenti della proprietà privata adiacente, il cui ingresso si trova proprio accanto a quel segnale danneggiato.
Dunque, per chi proviene da Corato o da via Primo Capirro, con svolta in direzione Trani, non c’è alcun segnale di inizio cordolo, né indicazioni di area incidentata e di cantiere: infatti, la transenna utilizzata dagli operai che stanno eseguendo i lavori di ampliamento della rete del gas, si trova a sua volta a ridosso del muro di una villa.
In altre parole, per la sicurezza di quella pista ciclabile siamo di nuovo punto e a capo ed il rischio che possa essere foriera di nuovi incidenti è tutt’altro che marginale.
L’ultimo intervento strutturale sulla pista ciclabile di via Sant’Annibale Maria di Francia, nel tratto compreso tra via Primo Capirro e via Puccini, avvenne nel 2018, quando fu oggetto di lavori di adeguamento e messa in sicurezza consistenti nel potenziamento della segnaletica, con l’obiettivo di renderla maggiormente visibile. Per tale intervento si spesero 30mila euro.
«Tale provvedimento - sottolineava il comandante della Polizia locale, Leonardo Cuocci Martorano - si rende necessario e urgente poiché la pista ciclabile è stata teatro di continui incidenti stradali. A rilevarli, non soltanto gli stessi vigili, ma anche numerosi articoli pubblicati sui giornali».
La pista ciclabile era nata con il chiaro intento di creare una cerniera fra quella che percorre via Pozzo Piano, via Martiri di Palermo e via Primo Capirro, e la zona centrale della città, alla quale si sarebbe dovuta collegare con un’ulteriore annessione di percorsi per biciclette. Questo, almeno, era l’obiettivo del sindaco Pinuccio Tarantini, che fortemente la volle, inaugurandola il 1mo agosto 2009.
Per favorirne l’uso, la sua amministrazione dispose il divieto di transito per i mezzi pesanti in via Sant’Annibale Maria di Francia, proprio a causa del restringimento della carreggiata, con obbligo di deviazione su via Primo Capirro o via Duchessa d’Andria.
Con il passare degli anni, però le cose non sono andate come auspicato e tutto ha concorso a rendere quella pista ciclabile un autentico oggetto misterioso, oltre che pericoloso. Anche dopo l’ultima messa in sicurezza.
Ciononostante il sindaco, Amedeo Bottaro, torna a chiarire che non è prevista alcuna soppressione: «Sicuramente quella pista ciclabile è pericolosa, ma non sarò io il sindaco che la sopprimerà. Non è nelle nostre corde eliminare piste ciclabili quanto piuttosto, appena possibile, incrementar le. Lì certamente abbiamo già fatto e spesso tanto, ma troveremo il modo di intervenire ancora per la sicurezza di tutti».
Nel frattempo, i lavori di 2i Rete gas proseguiranno fino al 30 settembre, tutti i giorni tranne i martedì (mercato settimanale) e i festivi. Il potenziamento della rete del gas su via di Francia, nel tratto dal semaforo di Capirro alla rotonda della caserma, obbliga tutto il traffico proveniente da Corato alla svolta su via Duchessa d’Andria o via Primo Capirro.