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La sentenza
Nico Aurora
05 Luglio 2020
TRANI - Un anno fa di questi tempi, esattamente il 13 luglio, all’interno di quella struttura si presentava ufficialmente l’edizione 2019 di Battiti live, che si sarebbe tenuta il giorno successivo in una piazza Quercia gremita all’inverosimile. Nei prossimi giorni, esattamente ad un anno di distanza da quell’evento, la struttura potrebbe non esserci davvero più.
Il riferimento è al roof garden dell’hotel Marè resort, che si trova nello storico Palazzo Telesio, che si affaccia sulla maestosa in piazza Quercia, e sul cui lastrico solare insiste una copertura che sarebbe dovuta essere amovibile e leggera, ma che per la giustizia amministrativa ha rappresentato, di fatto, un volume in più, una sopraelevazione dello stabile priva di titolo abilitativo: come tale, dunque, è stato dichiarata abusiva e va rimossa.
La lunga battaglia legale sul punto è finita con l’ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato che lo scorso 25 maggio ha respinto il ricorso per revocazione da parte delle società che gestiscono l’albergo, il cui legale aveva chiesto la revisione della prima sentenza per un presunto errore revocatorio: così non è stato e allora, senza più altre apparenti possibilità di salvare il manufatto, lo stesso dovrà essere rimosso.
Ecco allora che il dirigente dell’Area urbanistica del Comune di Trani, Francesco Gianferrini, ha firmato la nuova «ordinanza di rimozione della struttura denominata “roof garden“, sul lastrico solare di Palazzo Telesio di Toritto, ubicato in piazza Quercia 8 e sottoposto a tutela del Ministero dei beni culturali e del turismo».
La figura apicale dell’Ufficio tecnico fa proprio riferimento alla doppia sentenza del Consiglio di Stato, giunta al culmine di una serie di atti amministrativi partiti proprio con la prima ordinanza di rimozione del roof garden, emanata il 28 dicembre 2015 dall’allora dirigente dell’Area urbanistica, Michele Stasi.
Il doppio pronunciamento del Consiglio di Stato ne ha cristallizzato gli effetti, e allora il dirigente in carica di quella branca dell’Ufficio tecnico, ha «ritenuto di dovere emettere l’atto amministrativo definitivo di reiterazione dell’ordine di demolizione delle opere abusivamente realizzate», si legge nel nuovo provvedimento.
Da qui l’ordine al signor Maurizio Telesio, residente a Roma, in qualità di proprietario dell’immobile, «dell’esecuzione della demolizione delle opere abusivamente realizzate entro e non oltre il termine di trenta giorni dalla ricezione dell’ordinanza».
La data di emanazione della stessa è il 26 giugno e i trenta giorni, dunque, scatteranno dalla notifica all’interessato del provvedimento da parte del Comune di Trani.
Appare più che concreta, dunque, l’ipotesi che la demolizione del roof garden avvenga proprio in quello stesso mese di luglio che, lo scorso anno, lo vide brillante protagonista dell’anteprima della grande manifestazione canora, quando il suo destino già appariva segnato ma i procedimenti giudiziari erano ancora pendenti».
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