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MARILENA PASTORE
10 Maggio 2020
ANDRIA - Alcuni esercizi commerciali in città non stanno ritirando più i buoni spesa a seguito della mancata liquidazione delle somme dovute da parte del comune di Andria. La segnalazione giunge da cittadini preoccupati perché nei giorni scorsi si sono visti rifiutare da parte di esercizi commerciali, in particolare supermercati, fruttivendoli, macellerie e pescherie, i buoni spesa adducendo come motivo appunto il mancato pagamento da parte del Comune di Andria, nonostante la presentazione degli scontrini al termine di ogni settimana.
I bonus spesa, ricordiamo, sono stati previsti dal Governo Centrale a fine marzo e c’era tempo per presentare le domande al settore socio sanitario sino al successivo 24 aprile. Com’è noto, si tratta di buoni da 10 e 20 euro, una tantum, a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare. Le domande giunte al Comune di Andria sono state più di sei mila, il 30per cento del quale rigettato. Sino a fine aprile risultavano essere state esaminate con esito favorevole, assegnati e distribuiti a domicilio 1500 buoni per altrettanti nuclei familiari. Altri ne avrebbero beneficiato nei giorni successivi.
Tra l’altro, le attività commerciali che si sono convenzionate per fornire la spesa accettando i buoni emessi dal Comune, hanno subìto anche un cambiamento in corsa rispetto alle modalità di rendicontazione dei buoni spesa. Inizialmente erano stati richiesti gli scontrini: i titolari delle attività dovevano presentare gli originali dei buoni spesa e rendicontarli al settore socio sanitario con gli scontrini fiscali emessi ai clienti che hanno usufruito del bonus spesa; successivamente, l’ufficio preposto avrebbe adottato i relativi atti di liquidazione, dopo aver precedentemente impegnato le somme. Nei giorni scorsi, invece, c’è stata una nuova richiesta da Palazzo di Città: gli scontrini fiscali non sono più sufficienti, serve la fattura. E, com’è ovvio, gli esercenti che hanno già emesso gli scontrini non possono presentare fattura altrimenti risulterebbe rendicontato per due volte, con il doppio pagamento dell’iva. La mancanza di chiarezza, ma soprattutto di univocità delle modalità richieste sta riversando conseguenze negative sugli esercenti che, appunto, ad oggi non hanno visto ancora la liquidazione dei buoni spesa incassati.
Il vulnus potrebbe risiedere nel settore Finanze del Comune di Andria, non in linea con quanto disposto dal settore socio sanitario. La conclusione è che ad oggi molti esercizi commerciali stanno rifiutando i buoni spesa perché il proprio credito sino a questo momento non è stato ancora saldato da parte del Comune di Andria. Con un danno, oltre che una beffa, per molti nuclei famigliari che si vedono privati di un aiuto previsto dallo Stato con delle somme già stanziate ai Comuni.
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