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Basilicata, da pioggia record a poche gocce, livelli mai così bassi da 25 anni

 
giuseppe pomarico

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giuseppe pomarico

Basilicata, da pioggia record a poche gocce, livelli mai così bassi da 25 anni

Il monitoraggio indica in poco più di tre mesi un accumulo soltanto di 12 millimetri di pioggia a Potenza e 20 a Matera

Venerdì 22 Settembre 2023, 14:23

È tornata la pioggia in Basilicata. E da domani le previsioni meteorologiche indicano precipitazioni abbondanti in varie zone della regione, a partire dal Potentino, mettendo così fine a un lungo periodo di siccità.

Dopo un giugno che ha visto Giove Pluvio scatenarsi, negli ultimi 93 giorni sono caduti appena 12 mm di pioggia. Questo è il misero accumulo registrato dalla stazione di Potenza da metà giugno ad oggi. Pochi millimetri in più a Matera, 20. La media storica per le due città prevede tra luglio e settembre rispettivamente 90 e 75 mm.

Stiamo ovviamente parlando del trimestre estivo, statisticamente quello più avaro di precipitazioni sul territorio lucano, tuttavia un valore così basso non trova riscontro almeno negli ultimi 25 anni. Abbiamo citato le due città capoluogo ma il discorso può essere tranquillamente esteso a quasi tutto il territorio regionale, dal Vulture alla Val d’Agri, dal Senisese alla costa jonica.

Negli ultimi tre mesi, infatti, i fenomeni sono stati isolati e sporadici, interessando quasi esclusivamente la costa di Maratea e l’area del Pollino.

È innegabile, ormai, anche sulla Basilicata la presenza di un nuovo elemento climatico: la scomparsa rispetto a pochi anni fa dei consueti acquazzoni o temporali che in maniera piuttosto frequente accompagnavano i pomeriggi estivi del nostro entroterra. Si trattava di episodi modesti, con accumuli difficilmente superiori ai 10 mm. Oggi, invece, o non piove per nulla oppure un singolo nubifragio può scaricare in pochi minuti la pioggia prevista per uno o due mesi.

E pensare che la primavera era stata piovosa e perturbata sulla Basilicata come poche volte in passato. Sempre restando a Potenza, a metà giugno la stazione faceva registrare un accumulo dal primo gennaio di circa 650 mm; praticamente a metà anno era già caduta quasi tutta la pioggia attesa nei dodici mesi. Dalla seconda metà in poi, però, è cominciato un lungo periodo di siccità che prosegue tuttora e che, con molta probabilità, andrà avanti anche nel corso delle prossime settimane.

L’alta pressione subtropicale che ha stazionato sul Mediterraneo, deviando così verso Nordest il flusso perturbato atlantico e relegando correnti più instabili e fresche alla Turchia e al Mar Nero, in queste ore ha ceduto il passo anche da noi portando in dote precipitazioni e temperature decisamente più fresche.

Nonostante il lungo periodo di siccità, la buona notizia è che le dighe della regione godono ancora di ottima salute. Il surplus pluviometrico primaverile ha consentito di invasare tantissima acqua fino a maggio inoltrato e ancora oggi, in attesa degli effetti delle ultime precipitazioni, le sei dighe operative della Basilicata raccolgono circa 345 milioni di metri cubi d’acqua, quasi 80 in più dello scorso anno.

L’invaso di Monte Cotugno supera abbondantemente i 200 milioni di metri cubi (207 per la precisione). Abbiamo quasi 48 milioni in più rispetto allo scorso anno. E’ anche vero che dai primi di agosto il livello cala al ritmo di 1 Mmc al giorno. In progresso pure la diga del Pertusillo che, con i suoi 77 Mmc, ha circa due metri d’acqua in più dello scorso anno. Molto bene l’impianto di San Giuliano.

Oggi il livello di invaso raggiunge i 97 metri sul livello del mare, quasi tre in più del 2022. Buone notizie anche dal Camastra che raccoglie oggi poco meno di 8 milioni e mezzo di metri cubi, un paio in più rispetto a dodici mesi fa. C’è più acqua anche nel Basentello, circa 6,5 Mmc, praticamente il doppio dei minimi raggiunti lo scorso anno. Gannano, infine, è pressappoco sui livelli standard per questo periodo.

C’è quindi la possibilità di irrigare senza alcuna preoccupazione fin quando sarà necessario. A soffrire l’assenza quasi totale delle precipitazioni sono i boschi e i campi non serviti dall’irrigazione artificiale. Stesso dicasi per sorgenti e corsi d’acqua. Il livello delle falde è talmente basso che fiumi e torrenti hanno portate irrisorie se non del tutto azzerate.

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