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Mangiare bene per vivere meglio

 
Alessandro Miani

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Alessandro Miani

Mangiare bene per vivere meglio

Il nostro Paese vanta uno dei più alti tassi di produzione biologica in Europa, con oltre l’80% delle aziende agricole italiane impegnate in pratiche a basso impatto.

Venerdì 14 Marzo 2025, 13:00

L’Italia è da sempre il cuore pulsante di un’alimentazione che non è solo cibo, ma cultura, identità e salute, facendo della Dieta Mediterranea un patrimonio non solo gastronomico, ma anche ambientale e sociale. Non è un caso che il nostro Paese vanti uno dei più alti tassi di produzione biologica in Europa, con oltre l’80% delle aziende agricole italiane impegnate in pratiche a basso impatto. Coltivare nel rispetto del territorio non è solo una questione etica, ma una scelta concreta che si riflette nella salute delle persone e nella tutela della biodiversità.

Non tutte le scelte alimentari sono uguali: una dieta ricca di cibi ultra-processati e carni rosse ha un impatto devastante, non solo sulla salute ma anche sull’ambiente. Secondo la FAO, l’allevamento intensivo è responsabile di quasi il 14,5% delle emissioni globali di gas serra, mentre uno studio pubblicato su The Lancet Planetary Health ha rivelato che un’alimentazione basata sulla Dieta Mediterranea potrebbe ridurre del 72% le emissioni nocive e abbattere del 58% il consumo di acqua. Ma la Dieta Mediterranea è molto più di un modello alimentare: è un concentrato di salute e prevenzione. Ogni ingrediente è una miniera di principi attivi benefici: il pesce azzurro, ricco di omega-3, protegge cuore e cervello, mentre i pomodori apportano licopene, un potente antiossidante. I legumi, fonte essenziale di proteine vegetali e fibre, aiutano a stabilizzare glicemia e colesterolo, e la frutta secca, grazie ai suoi grassi buoni e alla vitamina E, protegge il sistema cardiovascolare. Gli agrumi rinforzano il sistema immunitario, le verdure a foglia verde forniscono folati e fibre preziose e i cereali integrali favoriscono la digestione. Persino le erbe aromatiche sono un concentrato di polifenoli con effetti digestivi e antinfiammatori. Una sinergia perfetta tra gusto e benessere e tra le regioni italiane che più incarnano questo spirito, la Puglia si distingue come esempio di eccellenza. La regione è la prima produttrice di olio extravergine d’oliva in Italia, un prodotto che non è solo un pilastro della nostra cucina, ma anche un elisir di salute. L’oleuropeina, un potente polifenolo contenuto nell’olio EVO, è stata studiata per i suoi effetti antiossidanti, antinfiammatori e protettivi sul sistema cardiovascolare. Il consumo regolare di olio extravergine d’oliva è stato associato a una riduzione del 30% del rischio di malattie cardiache e del 14% del rischio di ictus. Ma la Puglia non è solo olio: con le sue vigne rigogliose è la seconda regione italiana per produzione di vino, regalando etichette di qualità come Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia. Questi vini sono un vero e proprio concentrato di benessere, grazie alla ricchezza di resveratrolo, un polifenolo che aiuta a proteggere il cuore e a contrastare i processi infiammatori.

Studi scientifici hanno dimostrato che un consumo moderato di vino rosso può aumentare i livelli di colesterolo buono (HDL) e ridurre il rischio di malattie coronariche, confermando la saggezza del famoso bicchiere a pasto della tradizione mediterranea.

A livello istituzionale, negli ultimi anni si è rafforzato il sostegno alla valorizzazione dell’agricoltura sostenibile e del turismo enogastronomico, con interventi sia nazionali che regionali. Tra le iniziative più rilevanti, un ruolo centrale è stato svolto dall’ex ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, oggi vicepresidente vicario del Senato, che ha promosso e fatto approvare la legge sull’oleoturismo, introducendo per la prima volta in Italia un quadro normativo per valorizzare il turismo legato alla produzione dell’olio extravergine d’oliva.

Grazie a questa iniziativa, le aziende olivicole hanno potuto ampliare la loro offerta e attrarre visitatori interessati a scoprire da vicino il mondo dell’olio, creando un indotto economico significativo per le comunità rurali. L’attuale ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha proseguito su questa strada, sottolineando l’importanza della biodiversità e della sostenibilità nel settore agroalimentare, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente le produzioni locali e proteggere il territorio da un’agricoltura intensiva poco rispettosa degli ecosistemi.

A dare ulteriore slancio alla regione è stata anche la scelta della Puglia come sede del G7 nel 2024, un evento che ha acceso i riflettori su questo territorio anche come esempio di valorizzazione delle proprie risorse agricole ed enogastronomiche. Il vertice, ospitato a Borgo Egnazia, ha portato un indotto economico significativo e rafforzato l’immagine della regione a livello internazionale, evidenziando la centralità della Dieta Mediterranea e delle sue eccellenze. Tutto questo si inserisce in un percorso che ha radici profonde.

Sotto la guida del governatore Michele Emiliano, la Regione Puglia ha implementato diverse iniziative per sostenere e valorizzare la propria agricoltura, puntando sulla qualità e sulla sostenibilità. Tra queste, la Legge Regionale n. 24 del 2022 ha disciplinato le Strade del Vino e dell’Olio, un progetto strategico per promuovere il territorio attraverso percorsi esperienziali che collegano produttori, territori e consumatori in un’ottica di sviluppo rurale e turismo di qualità. Inoltre, sono stati stanziati fondi per supportare le aziende agricole nella transizione ecologica in linea con gli obiettivi europei di riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura. Oltre alla qualità dei suoi prodotti, la Puglia ha saputo trasformare il legame con la terra in un motore economico. Il turismo enogastronomico è ormai un pilastro fondamentale dell’economia regionale, rappresentando oltre il 15% del settore turistico.

L’Italia ha il privilegio e la responsabilità di custodire un modello alimentare che è insieme tradizione e innovazione. La Puglia, con il suo esempio virtuoso, dimostra che si può fare impresa rispettando l’ambiente e promuovendo la salute. Mangiare bene non è solo un piacere, è una scelta consapevole per il futuro.

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