Sette anni fa incantò il pubblico di Melpignano con «La Cardilleddha» e invece di fare come l’uccellino, che una volta cresciuto vola via, Fiorella Mannoia è destinata a tornare nella Grecìa salentina come maestro concertatore della Notte della Taranta. L’ufficialità della scelta è arrivata stamattina, nella conferenza stampa convocata nella presidenza della Regione Puglia con Michele Emiliano, presidente, Grazia Di Bari, consigliera regionale con delega alla Cultura, Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia, Luca Scandale, direttore generale Pugliapromozione, Massimo Manera, presidente della fondazione La Notte della Taranta e Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano. Ma già ieri diversi indizi concordanti individuavano nella cantante romana la designata alla successione di Dardust, maestro concertatore nel 2022.
Una scelta, quella della Mannoia, in decisa controtendenza rispetto a quella di Dardust che nemmeno era nato quando la cantante ha iniziato la sua lunga e fortunata carriera. «La pizzica e la cultura popolare - disse la Mannoia nel 2016 a Melpignano - rappresentano le nostre radici che abbiamo il dovere di conservare. È la prima volta che mi cimento nel dialetto salentino ma, avendo origini siciliane, poiché mio padre era palermitano, i dialetti del Sud mi sono familiari». Mannoia interpretò, quando maestro concertatore era un’altra donna, Carmel Consoli, due brani della tradizione salentina: «La Cardilleddha», come detto, in cui si critica la pratica di crescere le ragazze in età da marito in una gabbia dorata, e «Lu Zinzale», una rumba che rappresenta la metafora di un matrimonio in un ambiente povero. Se non ci saranno intoppi e soprese, già oggi pomeriggio Fiorella Mannoia sarà presentata all’Orchestra popolare della Notte della Taranta per avviare il percorso artistico che condurrà al concertone del prossimo 26 agosto.
MANNOIA: PROTAGONISTA LA CONDIZIONE DELLA DONNA
«In questa edizione mi piacerebbe fare una notte della Taranta al femminile per sottolineare le storie di donne. Le donne della tradizione popolare sono protagoniste sempre di canti apparentemente leggeri ma che nascondevano parole di lavoro, abuso, sfruttamento, parole sulle condizioni della donna, una voglia di denuncia. Abbiamo il dovere di preservare la nostra tradizione per sapere dove andiamo». Lo ha detto Fiorella Mannoia intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del concertone finale de La Notte della Taranta di cui sarà maestra concertatrice. Mannoia ha ricordato la sua partecipazione come ospite al concertone nel 2016: «Ero tarantata e mi sono rotta un piede. Fui invitata da Carmen Consoli, cantai la 'cardiledda' e 'lu zinzale'».
Per Mannoia, «è la cultura che unisce i popoli e tutto il nostro paese è un meticciato culturale, tutta l’Italia lo è. Questo dobbiamo sottolineare e sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva perché le percussioni sono l’anello che ha legato tutte le culture». «Sceglierò le canzoni - ha aggiunto - che richiameranno come protagoniste le donne, non solo ma per la maggior parte. Ho constatato serietà la e la competenza della orchestra popolare e dovremo concertare tutto con loro. Spero di essere all’altezza, è un privilegio è un onore. So che è una impresa non facile, che dura da tanti anni, ma ce la metteremo tutta».
«Ho visto anche qui, in questa conferenza stampa, tante donne che hanno dei ruoli importanti nella Regione, nelle città, per cui mi fa piacere. Con questo non voglio dire che essere donna significa aver il lasciapassare ed essere al riparo da critiche. Come disse Marguerite Yourcenar, donne non si nasce donne si diventa, e poi è sul campo dobbiamo dimostrare, come tutti gli altri, le nostre capacità. Non è un lasciapassare, guai se fosse così. Noi non dobbiamo fare sconti a nessuno, né agli uomini né alle donne».
EMILIANO: MANNOIA ARTISTA LIBERA COME LA NOTTE DELLA TARANTA
«E' una delle artiste più identitarie del panorama musicale italiano e internazionale. E’ una persona di straordinaria qualità che ha interpretato il suo ruolo con indipendenza, senza mai rassegnarsi ai luoghi comuni dello star system. E’ una personalità che si adatta molto alla nostra Notte della Taranta, che è un luogo di identità, libertà e indipendenza dalle banalità». Così il governatore della Puglia, Michele Emiliano, annunciando che sarà Fiorella Mannoia la maestra concertatrice del concerto de La Notte della Taranta il 26 agosto a Melpignano (Lecce). «La Notte della Taranta - ha proseguito - è uno dei simboli della Puglia a livello culturale e musicale. Poi, come tutti gli eventi di ampio respiro, ha anche un effetto turistico molto positivo. Ma i due elementi per noi si tengono sempre, quello del turismo e quello della cultura».