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Da Bari Daniele Di Maglie canta il nuovo «Dipiciemme»

 
Nicola Morisco

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Nicola Morisco

Da Bari Daniele Di Maglie canta il nuovo «Dipiciemme»

Il cantautore pugliese: vietare anche l'indifferenza

Venerdì 27 Novembre 2020, 09:47

Diciamo subito che il Dipiciemme di Daniele Di Maglie è diverso dai tanti annunciati dal Governo in questi mesi di emergenza sanitaria. Nel «decreto» presentato in forma di singolo e video il sensibile e ispirato cantautore pugliese, tarantino di nascita e barese d’adozione, parla di misure per il contrasto e il contenimento della diffusione di un virus ancora più subdolo e pericoloso del Covid 19: l’indifferenza. «Più che di indifferenza – precisa Di Maglie -, parlerei di poca attenzione. Si è pensato molto a una serie di temi decisamente importanti come l’aspetto economico e quello del lavoro, ma si è fatto poco per la fragilità umana. C’è molta gente che ha sofferto questa situazione di emergenza, che avrà delle conseguenze psicologiche su molti di noi».
Dipiciemme, brano che il cantautore pugliese ha scritto ad aprile scorso in pieno lockdown, da due giorni è disponibile su tutte le piattaforme digitali per Digressione Music, etichetta pugliese con la quale ha pubblicato anche l’ultimo dei suoi tre dischi La Mia Parte Peggiore.

«La canzone è costruita con un flusso di informazioni e divieti che tutti noi abbiamo vissuto– prosegue Di Maglie-, al quale un “folle” reagisce con una certa leggerezza cercando di non farsi travolgere dagli eventi. Nel ritornello, infatti, il pazzo vuole uscire a raccogliere viole e rivendicare il suo diritto alla primavera, parole che stridono con una strofa molto grave in cui parlo di restrizioni».

Anche se i temi trattati da Di Maglie nelle composizioni sono sempre di spessore, musicalmente il brano offre spunti sul suo proseguo artistico. Si nota, infatti, una certa tendenza verso il pop d’autore, in cui prevale una ricercata melodia che non mancherà di stupire l’ascoltatore. Affiorano anche mondi legato a Franco Battiato piuttosto che ad Angelo Branduardi e ai CCCP. «È esattamente così – conferma Di Maglie -, partendo dalla canzone nuda e cruda c’è stato un lavoro sul vestito e sul sound da dare al brano. C’è anche un pizzico di Anni ‘80, che poi è il periodo della mia crescita artistica e musicale al quale sono legato. Nel video, ad esempio, c’è anche un impercettibile e timido richiamo al Gioca Jouer di Claudio Cecchetto, che mi è servito proprio per alleggerire la gravosità del testo».

Cantautore, scrittore ed educatore in un Centro Diurno per diversamente abili, Di Maglie ha esordito con l’album Non so più che cosa scrivo, cui sono seguiti Il mio garage e l’ultimo La mia parte peggiore, pubblicato nel 2018 per Digressione music e sostenuto da Puglia Sounds. Come scrittore, invece, ha pubblicato il romanzo La ballata dei raminghi adirati (Il Grillo Editore nel 2012), il libro con cd L’Altoforno (Stilo Editrice nel 2012) e la raccolta di poesie Le gazze disattente (Secop Editori, 2016). Con l’uscita del nuovo singolo Dipiciemme, Di Maglie si prepara a licenziare il nuovo album. «Un album che si preannuncia dai forti contenuti sociali» anticipa alla Gazzetta il cantautore.

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