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I compensi Rai, il sistema per blindarli

 
Andrea Bucci, Torino

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Andrea Bucci, Torino

Mercoledì 03 Maggio 2017, 18:56

La questione dei tetti degli stipendi delle varie star della televisione pubblica potrebbe essere un falso problema. Quella commerciale faccia quello che vuole, deve rispondere solo ai propri azionisti.
Appare come la classica foglia di fico che nasconde qualcosa di più sostanziale. Ai telespettatori e pagatori di canone obbligatorio bisognerebbe spiegare come vengono pagati certi programmi. Quello maggiormente sotto l’attenzione ora si chiama «Che tempo che fa» e viene prodotto non dalla Rai ma da Endemol. Una società con sede in Olanda, nell’orbita del signor Murdoch. I signori dei format.
Non è forse che queste società di catering televisivo danno il prodotto fatto e già confezionato alle varie televisioni a un costo contrattualmente pattuito? Non è che alle varie emittenti non resta altro che mandare in onda, e ovviamente pagare?
Se le ipotesi fossero confermate, alla opinione pubblica poco deve importare quanto debbano percepire i vari personaggi, se gli ingredienti del programma vengono comprati dal catering e se le emittenti sono disposte a pagare quanto stabilito per ogni piatto pronto, ecco che i tetti ai protagonisti vengono aggirati senza nessun problema con il minimo dello sforzo.

Andrea Bucci, Torino

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