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LETTERE ALLA GAZZETTA
Fernando Mazzeo, Guagnano (Lecce)
26 Gennaio 2017
Ho letto sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 23 gennaio 2017, l’acuta e pungente riflessione di Bianca Tragni sulla riforma degli esami di maturità e sulla legge 107.
Condividendo appieno le parole della preside, mi consenta qualche nota polemica su alcuni passaggi del testo, a mio parere, abbisognevoli di ulteriori approfondimenti.
Il primo aspetto riguarda la valutazione dei docenti che, genericamente, viene posta come nodo centrale di tutta la questione scolastica italiana. Va ricordato che tale questione è un problema antico che, verso la fine degli anni Novanta, il ministro Luigi Berlinguer cercò di affrontare scatenando la protesta di tutto il corpo docente, non certamente per paura di essere valutato, ma per modalità discutibili (scelta dei valutatori), criteri discriminanti e aspetti poco chiari riguardo alla certificazione del merito .
Il problema è stato riproposto con la legge 107 che, assegnando troppi poteri al preside, ha ulteriormente aggravato la situazione e generato non poche conflittualità tra i docenti. Non solo. A causa dell’assegnazione del Bonus premiale, c’è stata una vera e propria guerra tra poveri.
Fernando Mazzeo, Guagnano (Lecce)
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