Da sempre sentiamo diffuse lamentele sul costo della politica, sui privilegi dei politici. Il refrain è sempre stato lo stesso: “governo ladro”. Nel 2007, il libro “La casta” di Stella e Rizzo furoreggiava seguito da “Sprecopoli” di Cervi e Porro. Allora un Presidente del Consiglio che avesse eliminato o ridimensionato una Camera avrebbe avuto un ampio consenso, sarebbe stato un eroe nazionale. Oggi, al contrario, un referendum silura chi dava ascolto a quella volontà generale.
Rimane inspiegato e, forse, inspiegabile tanta volubilità negli elettori.
Ezio Pelino, Sulmona (L’Aquila)