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La legge Merlin non ha giovato al Belpaese

 
Silvio Panaro, Bari

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Silvio Panaro, Bari

Martedì 13 Dicembre 2016, 16:55

Fra i tanti problemi insoluti del nostro Paese, c’è quello della prostituzione. A suo tempo il giornalista Indro Montanelli si batté pervicacemente contro quella che ormai veniva già chiamata la legge Merlin. Nel 1956 diede alle stampe un polemico libello intitolato «Addio, Wanda!», nel quale scriveva tra l'altro: «In Italia un colpo di piccone alle case chiuse fa crollare l'intero edificio, basato su tre fondamentali puntelli, la Fede cattolica, la Patria e la Famiglia. Perché era nei cosiddetti postriboli che queste tre istituzioni trovavano la più sicura garanzia».
La Legge Merlin ha fatto aumentare: la prostituzione, il lenocinio, le malattie veneree e a mio avviso bisognerebbe riaprire le case chiuse che erano frequentate dai clienti in tarda serata dopo la chiusura dei negozi. Oggi, se fosse abolita questa legge, ci sarebbe oltretutto una ripresa edilizia perché tra i circa 8.500 Comuni italiani e 90 grandi città si potrebbero costruire o utilizzare palazzotti oggi invenduti, villette, in poche parole si tratta di location non abitative, site in luoghi appartati e riservati.

Silvio Panaro, Bari

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