In Puglia e Basilicata
Da Taranto
25 Maggio 2022
Redazione online
TARANTO - Una delegazione della scuola tarantina è stata invitata con altre quattro scuole pugliesi a Palermo per ricordare la figura di Giovanni Falcone. Il 23 maggio 1992 è una data difficile da dimenticare. Una data che tutti conoscono. Una data che anche i più giovani ormai tengono bene a mente. Una data che ha segnato il cambiamento dell’Italia. 500 chili di esplosivo scatenano la sfida di Cosa Nostra allo Stato.
A Palermo la “Fondazione Falcone” ha commemorato queste due date attraverso una serie di incontri che hanno preso il via il 18 maggio (data di nascita del giudice Falcone) e che si sono concluse ieri, 23 maggio, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Solo cinque le scuole che sono state invitate a partecipare all’evento, tra cui l’I.C. Galileo Galilei di Taranto. La docente Manuela Pizzutilo, con una delegazione di quattro ragazzi, sono partiti alla volta di Palermo e hanno vissuto quest’importante ed emozionante momento in cui, in mattinata, si sono alternate le voci e le esperienze di personaggi di rilievo che hanno partecipato. Nel pomeriggio invece la manifestazione si è spostata davanti a quella che fu la casa di Falcone in cui l’albero negli anni è stato addobbato di frasi e immagini e davanti a cui si sono esibiti personaggi del mondo della musica come Gianni Morandi, Malika Ayane, Giovanni Caccamo e Matteo Romano e dello spettacolo come I Sansoni e Roberto Lipari. “Una grande emozione che ha segnato positivamente sia me che i nostri ragazzi che porteranno a Taranto un ricorso indelebile che, sicuramente, condivideranno con i compagni”, afferma la docente.
“Per noi è stata una sorpresa ed un onore ricevere quest’invito a partecipare a questa iniziativa importante e, direi, di fondamentale importanza per tutti – commenta la Dirigente Scolastica, Antonietta Iossa -. Avere la possibilità di essere annoverati tra i presenti della commemorazione del trentennale delle stragi di Capaci e di Via D’Azeglio è stata un’opportunità unica per l’intero Istituto e per i nostri ragazzi. Non è una festa, non è una celebrazione qualsiasi, ma è la celebrazione della legalità, della forza e del coraggio contro la Mafia, nonostante quello che è accaduto. È una riflessione di grande importanza per tutti i nostri studenti e i giovani in generale che ogni giorno devono scegliere di essere degli onesti cittadini per non alimentare quella che è la grande rete mafiosa, per cui Falcone e Borsellino hanno combattuto fino alla loro morte”.
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