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Il Catanzaro passa a Foggia 6-2 dopo una gara nervosa: tentativo di aggressione all'ex Iemmello. La moglie del giocatore, l'attrice Gorietti: «Spettacolo indegno verso i nostri figli»

 
Redazione online (foto Maizzi)

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Redazione online (foto Maizzi)

Succede di tutto allo «Zaccheria»: un'espulsione, tre invasioni di campo e fischio finale dopo 102' di gioco

Lunedì 11 Aprile 2022, 23:02

12 Aprile 2022, 15:51

FOGGIA - Allo «Zaccheria», nel posticipo del 36° turno della C, di calcio, ieri sera, è successo di tutto. In Foggia-Catanzaro 8 gol (6-2 calabro), un rosso (Sciacca dal 26' per fallo da ultima pedina) e tre invasioni di campo per la contestazione dei tifosi all'avversario, a partire dall'ex Iemmello, autore di due gol e sul quale c'è stato un tentativo di aggressione da parte di tre tifosi con uno che lo ha sfiorato fisicamente, tanto da far intervenire le forze di sicurezza per allontanare i violenti dal terreno, di cui uno è stato posto in stato di fermo dalla Polizia. E' accaduto al 64', con i locali sotto 1-5, e con i calabresi pronti a tirare un rigore. A questo punto l'invasione di campo dei tifosi, con Iemmello, fischiato, che è stato costretto a lasciare il dischetto al compagno Sounas, che ha sbagliato il tiro, ma di sponda Gatti ha firmato la sesta rete calabrese. 

E pensare che lo «Zaccheria», per questo match, ha fatto registrare il record stagionale di presenze con 7mila unità. Nel Foggia l’assenza più pesante è quella di Ferrante. In infermeria, assieme al centravanti argentino, Alastra, Markic, Buschiazzo e Tuzzo. Catanzaro senza Carlini, infortunato. Out pure Martinelli, squalificato, ex di turno assieme a Iemmello, bersaglio di cori e striscioni carichi di astio.

La cronaca

Il risultato finale è stato di 2-6. Il Foggia, passato in vantaggio con Curcio al 5’, è rimasto in dieci uomini al 26’ per l’espulsione di Sciacca e ha concluso il primo tempo già sull’1-4 in sfavore. In evidenza il trentenne catanzarese doc Iemmello, autore di una doppietta nei primi 45’. Nel marzo 2019, con il Foggia in B, il giocatore si era visto dare alle fiamma la sua auto dopo il derby perso a Lecce. I rossoneri poi fallirono dopo la caduta in C, additandone tra le cause proprio Iemmello.

La partita era però iniziata bene, con le due squadre «unite dagli stessi colori» come recita uno striscione a centrocampo nel pre match, ma percorsa in modo caotico e nevrotico. Finisce dopo 56' della ripresa allungata dalla tensione proveniente dagli spalti come «specchio» dei contrasti e proteste in campo da parte rossonera, con un successo inaspettato, almeno per le proporzioni dei numeri, da parte della squadra ospite. La conseguenza è che il Catanzaro schizza in terza posizione, a due punti dalla seconda Palermo; ed il Foggia indietreggia in ottava fila.

Le scuse del presidente foggiano

«Chiedo scusa ai tifosi per la prestazione della squadra e chiedo scusa ai tifosi per aver assistito ad uno spettacolo indecoroso oggi allo Zaccheria. Quest'oggi sono indignato perché ci sta a perdere una partita ma assistere ad una scenata barbarica, con i tifosi che contestano fisicamente l'avversario, invadono in campo e interrompono per tre volta la partita, è la negazione dello sport». Nel dopo 2-6 patito dal Foggia nel posticipo serale del 36° turno della serie C, il presidente del Calcio Foggia 1920 Nicola Canonico «ci mette la faccia» come dice lui stesso nella conferenza stampa dello stadio «Zaccheria» nel quale è accaduto di tutto nel match pocanzi finito. «Cercheremo di bloccare chi ha provocato tutto questo» dice il presidente.

Inevitabile la domanda sull'esclusione del Catania. In particolare il Foggia è tra le squadre che più hanno subìto il resettaggio nel doppio confronto con i siciliani, visto che hanno vinto entrambi i match e sabato scorso si sono visti cancellare i sei punti conquistati sul campo. «Falsare un campionato a tre giornate dalla fine non è mai successo - commenta Canonico -. Ci sono stati fallimenti dopo le prime giornate o all’inizio del girone di ritorno. È assurdo quello che è accaduto. Ho fatto l’accesso agli atti forse sono l’unico che l’ha fatto. Stando alla pubblicazione chiesta di poter finire il campionato c’è stato un diniego. Molti hanno fatto sacrifici economici in questo campionato e quindi aspettiamo di avere i documenti in mano e li valuteremo tutelando poi il Foggia nelle sedi opportune. Mi sento di dare un affetto forte ai tifosi del Catania con una squadra che si stava per giocare i playoff e che aspettava il derby contro il Palermo hanno tolto tutto. Ci vuole chiarezza su questa situazione». 

La partita diventa un caso giudiziario

La Procura di Foggia sta valutando se aprire un’inchiesta sui disordini avvenuti ieri sera durante la partita di calcio Foggia-Catanzaro conclusasi con il risultato di 6-2 per gli ospiti. L’ipotesi di reato è di «scavalcamento», prevista dalla normativa sulle manifestazioni sportive. Intanto, gli agenti della Questura di Foggia stanno identificando alcuni tifosi della curva Nord. Stando alla ricostruzione dell’accaduto in campo sono entrati tre ultrà, uno dei quali è entrato in contatto con l’ex del Foggia Pietro Iemmello. Stando a quanto si apprende, l’episodio non è legato a presunte infiltrazioni della criminalità nella tifoseria foggiana, anche perché al momento non vi sono indagini in corso né da parte della Procura di Foggia né della Dda di Bari su questo aspetto.

La condanna della Lega Pro allo «Zaccheria»

«La Lega Pro condanna con fermezza il vile atto di violenza subito dal giocatore ad opera di alcuni delinquenti presenti allo stadio e che nulla hanno a che vedere con i veri tifosi. Esprime la totale solidarietà ed il pieno sostegno a lui ed alla società giallorossa». Così una nota diffusa dalla Lega guidata da Francesco Ghirelli in riferimento «alla gravissima ed indegna aggressione» subita ieri sera dal calciatore del Catanzaro Pietro Iemmello nella gara di Foggia.

«Queste sono vicende che non hanno nulla a che vedere con lo sport e con i principi che animano la Serie C e che al contrario arrecano un gravissimo danno all’immagine di tutto il calcio» prosegue il comunicato della Lega Pro, «che, nel pieno rispetto del lavoro delle forze dell’ordine, auspica che le autorità competenti facciano immediata luce su questo riprovevole evento di violenza inaudita e sollecita i più fermi provvedimenti nei confronti dei colpevoli».

Sconcertata la moglie di Iemmello

«Per me è il fallimento dei valori che il calcio e lo sport devono trasmettere. Mia figlia ieri guardava il papà giocare e ha dovuto assistere a uno spettacolo che ha tutto tranne che sport. Foggia si dissoci». Giulia Elettra Gorietti, moglie di Pietro Iemmello, il giocatore del Catanzaro aggredito ieri nella partita con il Foggia, si sfoga così sui social. Il calciatore, contattato dall’Ansa, ha detto di non essere autorizzato a parlare dalla società, come confermato dal dg Diego Foresti. «Decideremo il da farsi con la proprietà, preferiamo che il giocatore non parli. Chiediamo di rispettarlo perché umanamente molto colpito».

«Poi ci chiediamo perché il calcio nel regno Unito è più sicuro - scrive ancora Gorietti che è attrice - perché è impensabile quello che è successo ieri, minacce di morte e tagli di gola mimati in diretta tv. Davanti a dei bambini che guardano la loro squadra. Non parlo mai di calcio, ma dopo ieri condanno fortemente il club del Foggia che non sa gestire la sua tifoseria e le partite che avvengono nel proprio stadio. Inutile che si dissocino nelle interviste, lo dimostrino con i fatti». Giulia Elettra Gorietti è un'attrice che ha recitato anche nel film L'ultimo Ultras del 2009, diretto da Stefano Calvagna, in cui emerge il movimento violento delle tifoserie italiane.

I Satanelli sulla divisa del Foggia nella stagione 22-23

«Mozer è il titolare dei Satanelli e con lui ci siamo messi d’accordo per avere il logo sulle maglie il prossimo anno» dichiara il presidente Canonico. Al suo fianco, in conferenza stampa, c'è Massimo Mozer, super tifoso rossonero svizzero ma che vive tra Firenze e Monte Carlo. Racconta nuovamente il suo aneddoto: «Mi sono innamorato del Foggia da bambino, quando conobbi a Viareggio un calciatore rossonero che allora era in A, il lucchese Paolo Lazzotti. I miei amici di scuola tifavano l'Inter, la Juventus, quando conobbi Lazzotti il Foggia rapì il mio cuore. Ed adesso sono qui, per dichiarare che dopo un tortuoso percorso giudiziario, mi sono aggiudicato all'asta il logo dei Satanelli e lo metto gratuitamente nelle mani del presidente Canonico per ricollocarlo dove è degno, ovvero sulla maglia del Foggia».

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