Domenica 07 Settembre 2025 | 00:34

Arrivare in bagno in tempo? Questione di nomenclatore

 
Michele Pacciano

Reporter:

Michele Pacciano

Arrivare in bagno in tempo? Una questione si nomenclatore

Burocrazia,buon senso e qualità della vita

Lunedì 16 Settembre 2019, 18:26

17 Settembre 2019, 09:06

Alzandomi dal letto, nel tentativo di raggiungere la mia carrozzina, ho preso una sonora caduta. Grazie ai miei rodati meccanismi di difesa, imparati in 40 anni di terapia, ho evitato il peggio.

Certo avrei potuto aspettare, chiamare aiuto; ma a volte ci sono esigenze improrogabili: dovevo andare in bagno e quando gli sfinteri cominciano a sfiatare, c'è ben poco da attendere e da sperare.

Anche un minuto in più o in meno, può essere vitale per arrivare in bagno senza danni, avendo ancora il tempo di espletare comodamente i propri bisogni.

 

Se avessi avuto idonei strumenti di domotica, come un cellulare che possa comandare da remoto la carrozzina elettrica per farla arrivare fino a letto, avrei ovviato all' increscioso inconveniente.

Purtroppo anche gli ausili vengono erogati a macchia di leopardo e nonostante il nuovo nomenclatore nazionale, sia stato approvato e preveda diversi strumenti di domotica, come un cellulare che ti permetta di accendere le luci o di chiudere le porte, quando non possa farlo in autonomia, la Regione Puglia non ha ancora adottato i nuovi parametri e spesso viene tutto demandato alla discrezione delle singole unità Sanitarie Locali, con un vero e proprio marasma burocratico.

Ho una tetraparesi e una invalidità del 100%

nonostante mi sforzi di fare il ganzo, l'handicappato integrato e volitivo, i problemi quotidiani rimangono.

Se non facessi un ricorso continuo alla mia autostima e al mio bagaglio di resilienza, le situazioni sia aggraverebbero di giorno in giorno.

Per ora gli ausili di domotica non sono disponibili per l'ASL di Castellaneta a cui appartengo. Suppongo sia un problema legato alla cronica mancanza di fondi.

Poco male, devo armarmi di pazienza, per raggiungere un buon compromesso con il mio bagno, che è pure ben attrezzato.

Tuttavia rischio ogni giorno di…

Certo, fa parte del gioco, bisogna sempre avere un pensiero positivo. Cionondimeno è inutile pensare e programmare la disabilità con la testa di un normodotato.

Pur con le migliori intenzioni se non si fanno piani individualizzati, si rischiano sempre dei sonori buchi nell'acqua. Per non dire altro.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Michele Pacciano

DiversaMente

Biografia:

L'handicap è un dramma. Ma può anche diventare uno stimolo e una possibilità, uno sguardo diverso sul mondo. Proviamo ad andare oltre la rabbia e il piagnisteo. Capovolgiamo la prospettiva, guardiamo i problemi dall'interno, cerchiamo insieme le soluzioni.

Michele Pacciano

Calendario dei post

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)