Buongiorno! Bene! Il titolo la dice lunga. Oggi 29 aprile, nonostante tutto, lunedì.
Il 25 aprile c’è stata la festa della Liberazione. Wow! Sold out!
Tutti liberi? Già fatto? Non tanto.
Per esempio, buttare l’immondizia ad orari precisi non ci vede ancora liberi.
Conservarla, infatti, è vietato. Se qualcuno la conserva arriva il controllo e devi pagare la multa. La domanda quindi nasce spontanea: scusate se l’immondizia è mia, perché non me la posso tenere?
E perché devo pure pagare? Dove sta la libertà? Io non me ne voglio liberare. Questa non è liberazione.
Sembrerebbe che la liberazione stia tutta nel giorno 25 aprile e il 26? È un po’ come quando si va a votare. Si è liberi di votare, a destra, sinistra sinistra, centro, lato, altezza, base, obliquo, sguincio, firma tua e di chi ne fa le veci.
Liberi di votare qualcuno quel giorno e poi il giorno dopo? Punto e a capo a pagare l’immondizia. Che si accumula in breve tempo.
Oddio, non c’è nessun riferimento.
Libertà vuol dire poter scambiare cultura con informazione. L’informazione è quella che dura un giorno. La cultura è quella che c’era una volta!
La Liberazione? Beh, negli anni 40 era quella per cui le signorine dovevano necessariamente trovarsi un marito, sposarsi e fuggire dalle famiglie e dal padre padrone.
Sì, anche questa era liberazione. Stiamo parlando degli anni ‘40. Poi col tempo ci siamo ritrovati nel 41 bis.
Tranquilli tutti.
Oggi c’è il divorzio che può essere una liberazione, senza aspettare il 25 aprile e lo dico non solo per le signorine degli anni ‘40.
Col divorzio si possono fare tante cose. Il divorzio è come il tampax. Col tampax si possono fare una serie di cose: si può andare «a bere una cosa» senza nemmeno avere sete, si può andare in palestra, si può andare in televisione per riflesso, si può andare a cavallo, a giocare a golf, in piscina, a ballare, a sciare, insomma, col tampax si può fare tutto.
Viva la libertà.
Ho parlato del golf, molti pensano che il golf sia uno sport che costa. Non è vero. Per giocare a golf basta prendere due maglioni, agitarli ed ecco il gioco del golf.
La liberazione permette a chiunque di essere cretino, ma qualcuno esagera. Adesso non vorrei esagerare io, però la liberazione è poter fare, ad esempio, una campagna elettorale in dialetto barese con frasi raccolte da qualche cultore del vernacolo, come fosse il verbo.
Pazienza, questo serve per chi non riesce in italiano.
Oddio, ogni riferimento è puramente casuale, però io colgo.
Cosa? Il verbo. Io colgo, tu cogli, egli coglie, noi cogliamo, voi cogliete, essi cogliono. Viva all’Itaglia!
Comunque, non è tanto facile la liberazione di o da qualcosa, per esempio dal boomerang.
Come si fa a buttare via un boomerang?
In bocca al lupo!

Sembrerebbe che la liberazione stia tutta nel giorno 25 aprile e il 26? È un po’ come quando si va a votare. Si è liberi di votare, a destra, sinistra sinistra, centro, lato, altezza, base, obliquo, sguincio, firma tua e di chi ne fa le veci
Lunedì 29 Aprile 2024, 09:41
Biografia:
Che ci fa Gianni Ciardo sulle pagine Gazzetta? È presto detto. Il noto comico di Bari ogni lunedì scrive sul nostro quotidiano i suoi pensieri in libertà. Ecco a voi le «Ciarderie» commenti semi seri su attualità, cultura e dintorni con la solita verve che contraddistingue l'attore che della baresità è il porta bandiera.
Gianni Ciardo
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