Una notizia sconvolgente, niente ricci in Puglia per tre anni. Se ci si ferma ai titoli, uno può pensare che nei prossimi tre anni in Puglia non si potranno fare più selfie con i ricci di mare. Poi andando a fondo ti rendi conto che la regione Puglia ha sospeso tutti i tipi di pesca di ricci di mare sulle coste pugliesi, per preservare questa risorsa ridotta ormai da anni ai minimi termini. Il divieto vale per ogni tipo di attività di pesca, e saltano i limiti che finora avevano permesso nei mesi concessi al pescatore professionista di catturare giornalmente fino a mille esemplari, a quello sportivo di fermarsi a 50.
Alle volte la finanza incappa in sportivi veri e propri olimpionici da 4-500 ricci, degli Enzo Maiorca del mollusco, che ora dovranno appendere le pinne al chiodo. Si spera. Ma solo la regione Puglia adotterà questa legge, nel resto d’Italia e sulle coste dirimpettaie nessun divieto. A Roma, Milano e Torino alla notizia erano disperati; turisti stranieri hanno iniziato a cercare vacanze alternative per poter ancora assaporare quelle uova prelibate che sanno di mare, rigorosamente accompagnate da un pezzo di pane. E non dite in giro che usate il cucchiaino, credo ci sia anche su questo una legge regionale che lo vieti. E se ancora non ci fosse andrebbe fatta.
“E adesso i selfie con l’hashtag #puglia #goodvibes con cosa li facciamo?” si sono chiesti gli influencer. Anche i polpi dal canto loro hanno iniziato a vivere con preoccupazione questa nuova legge regionale. Immaginate Dolce e Gabbana, che a luglio porteranno l’alta moda in valle d’Itria, sbrodolarsi in un ristorante sul mare con un polpo alla luciana come la signora Gentile con la bufala in "È stata la mano di Dio" di Sorrentino , o in una masseria a bordo piscina azzannare un moscardino grigliato: provate a pensare se tutti i pugliesi e i turisti, tutte le migliaia di foto scattate per i social, se tutti, ma proprio tutti dovessero abbandonare i ricci di mare optando per un selfie con un povero polpo: tentacoli che penzolano dalle labbra, polpi come cappelli in testa a pelati.
Dopo essere stati sbattuti e arricciati su uno scoglio, neanche un minimo di decoro, poveri polpi. Rassicuriamo tutti, e anche i polpi che nel mare Adriatico avevano già preso il largo: i ricci di mare per i selfie non mancheranno, come non sono mai mancati negli ultimi anni. Quelli che troviamo sulle nostre tavole già da tempo provengono in parte da Croazia e da altre regioni italiane. Quelli nostrani sono sempre meno e una misura del genere senza combattere la pesca di frodo che dilaga sulle coste pugliesi, complici purtroppo tanti ristoratori compiacenti, continuerà a proliferare se non si interviene in maniera massiccia.
Sicuramente non troveremo più banchetti improvvisati per strada, sotto il sole cocente; persone alle quali se provi a chiedere informazioni sul Testo Unico sulla sicurezza o sulla catena del freddo ti rispondono che le catene del freddo non le hanno perché in montagna non ci vanno mai. La legge, dovuta e necessaria, speriamo aiuti il fondale pugliese a ripopolarsi di ricci di mare, e nel frattempo accontentiamoci di svuotare di ricci le altre coste italiane e quelle croate. I polpi e i selfie, almeno per ora, sono salvi.