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Taranto saluta i tre militari morti nello scontro sulla Statale 100 IL VIDEO

 
Redazione online (Video Giacomo Rizzo)

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Redazione online (Video Giacomo Rizzo)

La cerimonia si è svolta in una chiesa gremita. Nell'omelia un messaggio di pace: «Sono stelle perchè risplendono in questo momento buio, portando la speranza»

Venerdì 01 Dicembre 2023, 13:03

16:55

TARANTO - In una chiesa gremita l''ultimo addio ai tre militari morti nel terribile incidente sulla Statale 100.  I funerali si sono svolti questa mattina, presieduti da monsignor Santo Marcianò, ordinario militare. 

Le bare sono arrivate insieme, e hanno sfilato, prima dell'ingresso in chiesa, in un silenzio quasi irreale, sotto un cielo plumbeo. Poi l'inizio della cerimonia funebre, nella chiesa concattedrale Gran Madre di Dio. Sopra le bare dei tre militari, avvolte dalla bandiera tricolore, un cuscino e il cappello piumato da bersagliere. 

Nell'omelia monsignor Marcianò ha descritto i tre militari della Brigata Pinerolo, 7° Bersaglieri di stanza ad Altamura (Bari), come «stelle perché hanno lavorato per la giustizia, e la loro giustizia continua a vivere, soprattutto se voi, cari colleghi, continuerete la loro opera». 

«Sono come le stelle - ha proseguito l’ordinario militare - perchè risplendono in questo momento di buio, di dolore tremendo portando la luce della speranza. Sono come le stelle perché saranno una guida sicura, luminosa, alla quale potrete guardare nei momenti di dubbio, difficoltà, incertezza, solitudine; soprattutto voi, cari familiari».

Cosimo Aloia, 50enne di Montemesola, Alberto Battafarano, 42enne di Taranto e Domenico Ruggiero, 49enne di Statte, sono morti lunedì scorso, sulla Taranto-Bari, nel territorio di Mottola. Viaggiavano su una Fiat Multipla con altri due colleghi rimasti feriti, e tornavano a casa. Si sono scontrati frontalmente con un minivan condotto da un 60enne di Bitritto (Bari), anch’egli deceduto.

Per Monsignor Marcianò è stata «una vita donata, la loro: nella famiglia, nel lavoro, a servizio della gente e della comunità ecclesiale. Tutti - ha detto rivolgendosi ai presenti - potete dire di aver avuto un padre, un marito, un figlio, un amico, un collega, un fratello nella fede, che ha vissuto per voi, non solo con voi. Un per che i nostri bersaglieri, i nostri militari, sanno incarnare benissimo, nel quotidiano della loro vita».

Il rito funebre è stato concelebrato dall’arcivescovo di Taranto Ciro Miniero. Presenti i sindaci o loro delegati dei comuni in cui risiedevano le vittime, con i rispettivi gonfaloni. In centinaia hanno raggiunto la chiesa per l’ultimo saluto ai tre miliari.

Consigliere Taranto: 'rimosse auto per funerale militari'

Le auto parcheggiate in via Blandamura, a Taranto, nei pressi della chiesa Concattedrale Gran Madre di Dio, dove questa mattina sono stati celebrati i funerali dei tre militari morti lunedì sera in un incidente stradale sulla statale 100, sono state multate dalla Polizia locale con rimozione e trasporto alla depositeria comunale, ma i cartelli di divieto erano stati collocati con poco preavviso. E' quanto sostiene il consigliere comunale di Taranto Gianni Liviano (Gruppo Misto), tra i cittadini sanzionati. L’ordinanza dirigenziale, riferisce Liviano, che allega una foto alla sua denuncia, «è datata 30 novembre 2023 ( cioè ieri) e l’apposita segnaletica è stata posta in via Blandamura alle ore 11. La legge (in particolare l’art. 6 alla lettera f del codice della strada) prevede che tali divieti debbano essere comunicati ai cittadini non meno di 48 ore ore prima dell’evento». Quindi, attacca il consigliere, «questa rimozione delle auto (la mia e quella di tutti gli altri) effettuata stamattina da via Blandamura, risulta palesemente illegale perchè non sono stati rispettati i termini dell’avviso previsti dalla legge. Venendo meno - prosegue - il presupposto principale, conseguenzialmente, risultano illegale la multa comminata ai cittadini e la sanzione dovuta al gestore della depositeria». Liviano parla di "disorganizzazione» che «non può essere un onere a carico dei cittadini. Forse - conclude - dovremmo interrogarci sul ruolo della Polizia municipale a Taranto e chiederci se viene concepito come un servizio a supporto dei cittadini o come un mero strumento sanzionatorio».

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