BARI - La realizzazione del tunnel sotto l’Irpinia, il cuore della linea ad Alta capacità tra Bari e Napoli, ha incontrato difficoltà tecniche. Lo ha confermato il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, rispondendo in audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera: «Alla data del 31 dicembre 2024 sono emerse alcune criticità relative a imprevisti di natura geologica, in particolare per quanto riguarda il lotto Apice-Hirpinia».
Si parla del tunnel da 28 km, la più importante infrastruttura del suo genere dell’ultimo decennio in Europa. È noto da mesi che Rfi sta lavorando a un progetto alternativo, dovendo fare i conti con «cause esogene» rappresentate dalla franosità del territorio. La tratta Hirpinia-Orsara da 1,3 miliardi sarà dunque l’ultima a essere completata, in un quadro che - nelle dichiarazioni ufficiali - vorrebbe l’attivazione completa della linea nel 2028-2029, ma che potrebbe andare ben oltre quella data visto che la realizzazione del tunnel (lo scavo non è ancora cominciato) richiederà non meno di 6 anni. Nel corso dell’estate (sempre secondo Rfi) l’attivazione della tratta Cancello-Frasso dovrebbe consentire di collegare Bari a Napoli in due ore e 40 minuti, con l’obiettivo di scendere poi a due ore con benefici per tutta la Puglia: da Lecce a Roma si scenderebbe infatti a 4 ore.
Rixi ha parlato anche di fondi Pnrr, ricordando che a Rfi sono in carico progetti per 22 miliardi di cui 9 già spesi al 31 dicembre. Ci sono - ha detto il viceministro - alcuni progetti afferenti alle opere di potenziamento dell’elettrificazione del Sud, che registrano criticità e non consentiranno un completo riassorbimento delle risorse finanziare, pur conseguendo il target europeo del Pnrr».
Nessun problema, ha detto poi, in relazione alla nomina di Gianpiero Strisciuglio alla guida di Trenitalia: sull’ingegnere barese, fino ad alcuni giorni fa amministratore delegato di Rfi, erano state espresse criticità in relazione alle norme che vietano per due anni il passaggio dalla società che gestisce la rete a una che si occpa di gestire il servizio. «Il ministero dell’Economia - ha detto Rixi - il 12 febbraio ha trasmesso alla capogruppo tutti i nulla osta riguardo le nomine di Fs, comunicando che l’incandidabilità richiede un accertamento di fatto, quindi di attività svolte in concreto. Quindi la valutazione a proposito della nomina di Gianpiero Strisciuglio a amministratore delegato di Rfi non può che rimandarsi alla capogruppo. Ferrovie dello Stato ha avviato un audit di un soggetto esterno indipendente, da cui sono emersi elementi tali da far ritenere che si poteva procedere con la nomina, conclusioni supportate da pareri di autorevoli esperti. Quello che si è rivelato da parte della holding è che si poteva procedere tranquillamente con la nomina perché questa nomina non aveva un ostacolo dal punto di vista delle funzioni che Strisciuglio aveva avuto all’interno del gruppo».