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Caporalato e lavoro in nero, i sindacati scendono in strada a Foggia: «Cinque sì al referendum»

Caporalato e lavoro in nero, i sindacati scendono in strada a Foggia: «Cinque sì al referendum»

 
Redazione online

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Una sessantina di rappresentanti ed agricoltori in presidio davanti alla prefettura di Foggia

Lunedì 26 Maggio 2025, 11:54

FOGGIA - Una sessantina di rappresentanti ed agricoltori della Flai Cgil di Capitanata è in presidio davanti alla prefettura di Foggia nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta dalla Flai Cgil contro caporalato e lavoro nero in agricoltura e per sostenere i cinque Sì ai referendum su lavoro e cittadinanza. «Su 409 aziende agricole ispezionate nel territorio della provincia di Foggia nel 2024, il 47% risulta irregolare, stando ai dati dell’ultimo rapporto dell’ispettorato del lavoro - sottolinea Giovanni Tarantella segretario generale della Flai Cgil di Capitanata. E, a quanto appreso, in cinque di esse sarebbero emersi fenomeni di caporalato».

Il fenomeno del lavoro irregolare - stando a quanto riferito - colpisce soprattutto i lavoratori stranieri, principalmente cittadini bulgari, rumeni, senegalesi, che rappresentano circa il 50% dei 40mila addetti al lavoro agricolo presenti in provincia di Foggia. E dei circa 20mila stranieri, 9mila soltanto raggiungono la soglia delle 151 giornate lavorate in un anno, necessarie per avere un reddito dignitoso. Ed è qui - sottolinea ancora Tarantella - che si nasconde di fatto il lavoro nero». Tarantella continua ricordando «una condizione del lavoro e della cittadinanza che dimostra quanto i temi che affrontano i 5 referendum dei prossimi 8 e 9 giugno siano, purtroppo, vivi e attuali anche nella filiera dell’agroalimentare. Denunciare che lo sfruttamento nei nostri settori è parte di un modello di lavoro sempre più precario e senza tutele, e che le logiche che determinano il caporalato non le troviamo solo in agricoltura ma anche nelle filiere degli appalti di diversi nostri settori industriali. Al Prefetto chiediamo maggiori controlli in tutte le filiere»

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