BARI - Volge al termine questa edizione dei Bif&st di Bari. Premiati nella serata conclusiva Miriam Leone e Giuseppe Tornatore. La giornata finale del festival del cinema barese ha consacrato all’affetto del pubblico barese l'attrice siciliana che prima della proiezione di Gli Stati Uniti contro Billie Holiday di Lee Daniels, ha ricevuto il premio come migliore attrice dalle mani del sindaco Decaro, e ieri mattina è stata protagonista di un partecipatissimo incontro nel Teatro Margherita. Non ce l’ha fatta invece a essere a Bari il regista Giuseppe Tornatore, che però si è collegato con gli spettatori del Petruzzelli sia in mattinata, dopo la visione del suo Ennio, che durante la premiazione serale, attraverso la piattaforma Zoom. Il premio quale miglior regista, consegnato da Emiliano, è stato ritirato in sua vece dal produttore di Lucky Red, Andrea Occhipinti. È riuscito a essere presente anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, finalmente guarito dal Covid.
Miriam Leone premiata con l'ulivo, 'lo dedico alla pace'
L’attrice Miriam Leone ha dedicato alla pace il premio 'Anna Magnanì ricevuto ieri sera al Bif&st, il Bari International Film Festival. Il premio era un ramo di ulivo. «L'ulivo è anche simbolo di pace e in questo momento pace lo diciamo così», ha detto l’attrice sul palco del teatro Petruzzelli, sollevando il riconoscimento tra gli applausi del pubblico. Miriam Leone è stata premiata come migliore attrice protagonista per il suo ruolo nel film Diabolik dei Manetti Bros. A consegnarle il riconoscimento il sindaco di Bari Antonio Decaro.
Nella serata conclusiva del festival è stato assegnato anche il premio 'Mario Monicellì per la regia del film Ennio, dedicato al maestro Morricone, al regista Giuseppe Tornatore, in videocollegamento. Il premio è stato ritirato da Andrea Occhipinti, presidente della casa di produzione e distribuzione Lucky Red. Sul palco anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il quale, rivolgendosi a Tornatore, ha detto: "Mi hai restituito l’orgoglio di uomo del Sud». «Grazie al Bif&st - ha aggiunto - alla ricostruzione del Petruzzelli, grazie alla cultura, ci siamo resi conto che questa specie di doping non dannoso che crea dipendenza, come la cultura, ha rimesso in piedi una regione del Sud che nessuno ricordava. Una delle caratteristiche di questa regione meravigliosa è che della scarsità ha fatto la sua forza. E grazie al Bif&st siamo riusciti a fare di Bari una delle capitali della cultura italiana».