MASSAFRA - È di oltre 1 milione e 600mila euro la richiesta di risarcimento avanzata dai familiari di Michele Di Gioia, 73enne di Massafra, che perse la vita il 10 agosto del 2022 in uno scontro frontale contro un tir.
In quell’incidente, inoltre, rimase ferita gravemente la moglie dell’uomo, che nel procedimento si è costituita parte civile. Alcuni giorni fa, infatti, il giudice Gianna Martino ha ammesso le costituzioni delle parti civili, durante l’udienza preliminare che vede imputato con l’accusa di omicidio colposo il 33enne conducente dell’altro mezzo. Nel corso dell’udienza, inoltre, l’avvocato Alba Balestra che assiste i parenti del 73enne ha chiesto la citazione del responsabile civile del proprietario del mezzo, ma anche nella compagnia assicurativa. Assistito dall’avvocato Leonardo La Porta, l’uomo rischia ora di finire a processo anche per la contestazione di lesioni colpose. Come detto, infatti, la vittima era alla guida di un furgone su cui viaggiava anche la moglie, percorrendo la strada provinciale 35 che collega Massafra a Marina di Chiatona all’incrocio con la provinciale 103, quando sarebbe stato preso in pieno dal mezzo autoarticolato guidato dal 33enne.
Secondo il pubblico ministero Mariano Buccoliero che ha coordinato l’inchiesta, l’imputato non aveva rispettato il segnale di stop presente all’incrocio e viaggiando oltre il limite di velocità imposto, non si era accorto dell’arrivo dell’auto furgonata del 73enne, travolgendo il veicolo. A causa del violento impatto il massafrese perse la vita sul colpo, mentre la moglie del 73enne fu trasportata in codice rosso all’Ospedale Santissima Annunziata, riportando gravi ferite.