TARANTO - L’aerospazio non è solo un sogno, ma è una realtà su cui si sta investendo per “lanciare” l’aeroporto di Grottaglie come primo polo in Italia, e uno dei 5 al mondo, per i voli suborbitali. Il presidente Enac (ente nazionale per l’aviazione civile) Pierluigi Di Palma e il presidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma hanno firmato ieri un accordo per promuovere un modello di sviluppo della filiera dell’aerospazio a Taranto, permettendo anche alle imprese locali di acquisire competenze e know-how per diventare protagoniste del mercato globale in questo segmento in costante crescita.
Ne abbiamo parlato con il presidente De Palma.
Presidente partiamo proprio da questo accordo firmato con Confindustria per fare il punto della situazione a Grottaglie?
«Nel 2012 Grottaglie viene identificato dall’allora ministro Lupi come presidente del gruppo trasporti, nel momento in cui l'Italia aveva la responsabilità europea, come scalo dove realizzare lo spazioporto. Nel 2014 si inizia a sottoscrivere l'accordo con gli americani e da quel momento è stato un crescendo. È lì che si sviluppa questa idea di tecnopolo a Grottaglie con l'ambizione evidentemente poi di poter essere anche l'aeroporto del futuribile molto vicino».
Cioè?
«Il futuro del trasporto aereo sarà il volo suborbitale. Grottaglie insieme ad altre quattro realtà al mondo si è candidata a scrivere la storia di questo percorso. Chiaramente è un percorso anche fatto di regolamentazione tecnica, di accordi internazionali e quant'altro. Ma noi oggi siamo sicuramente in un momento di svolta in cui c'è un forte raccordo tra il nostro paese e gli Stati Uniti per poter determinare in un prossimo futuro anche un collegamento suborbitale transoceanico».
Sicuramente è un percorso che prevede anche una grande innovazione tecnologica per il territorio pugliese. Quali prospettive, in particolare, ci sono per l’area di Taranto?
«Oggi qui abbiamo definito proprio il percorso che porterà allo sviluppo della filiera dell’aerospazio a Taranto. Partiamo da una buona base: la Puglia del trasporto aereo ne ha fatto chiaramente un punto fondamentale per la crescita economica, tanto da arrivare anche a ospitare il G7 e questo è stato possibile esclusivamente per tutti gli investimenti fatti sulla privatizzazione, sulla liberalizzazione del trasporto aereo. Venticinque anni fa c'era una società aeroportuale in grandissima difficoltà che doveva essere ricapitalizzata ogni anno. Da Raffaele Fitto a Michele Emiliano come presidenti della Regione Puglia l’Enac ha lavorato in assoluta continuità. Questo ha permesso di lavorare ad un sogno che oggi si va delineando come una bellissima realtà. Questa idea di fare di Grottaglie un tecnopolo sta dando già tanti risultati».
A cosa si riferisce?
«Penso al sistema produttivo e occupazionale di grandissimo interesse e con ricadute occupazionali di professionisti certificati che ruotano intorno a questo progetto. E tutto questo richiama altre attività ad insediarsi nel nostro aeroporto. Non ci dimentichiamo che Grottaglie vuol dire anche Leonardo con il suo avanzatissimo polo produttivo. Si è creato un circolo virtuoso che sta determinando comunque una crescita economica del della provincia di Taranto. È una risposta forte anche alla crisi dell’ex Ilva. Stiamo sviluppando un tecnopolo legato all'innovazione tecnologica, ma totalmente compatibile con l'ambiente. È quindi evidente che si guarda al futuro anche in questo senso, il trasporto aereo che si riconcilia con l'ambiente e sviluppa sicuramente un modello industriale totalmente diverso da quello che è stato anche un disastro ambientale logiche industriali di 60 anni fa».
Realisticamente, a quando il primo volo?
«Il primo volo è di là da venire, perché oggi siamo nella fase delle interlocuzioni sulla regolamentazione. C’è tanto lavoro da fare, anche se è evidente che c'è già l'idea di una progettualità per realizzare le infrastrutture. Come Enac abbiamo messo a punto i regolamenti sia per l'infrastruttura, sia per il collegamento. Ma è anche importante dire che il nome di Grottaglie è conosciuto nel mondo dalla comunità del trasporto aereo ed è diventato un punto di riferimento su cui già si stanno sviluppando attenzioni accademiche e industriali».