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Ex Ilva, dopo il tavolo a Palazzo Chigi: «Sarà garantita la continuità aziendale»

 
Redazione online

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Caso Ex Ilva, Urso: «Non vogliamo statalizzarla»

L'ex stabilimento Ilva di Taranto

I segretari generali di Fim, Fiom e Uilmi si erano rifiutati di uscire dopo l’incontro con il governo: un'ora di protesta. Nuovo incontro fra governo e sindacati entro la fine dell’anno

Mercoledì 20 Dicembre 2023, 16:04

19:34

ROMA - È durata circa un’ora la protesta dei segretari generali di Fim, Fiom e Uilm che, dopo l’incontro con il governo sulla vertenza dell’ex Ilva, si erano rifiutati di lasciare Palazzo Chigi chiedendo all’esecutivo di chiarire la propria posizione in merito alla prossima assemblea dei soci del 22 dicembre e in generale rispetto al futuro di Acciaierie d’Italia. 

Dopo un'ora di protesta arriva la nota di Palazzo Chigi: «Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi il tavolo di confronto tra il Governo e le confederazioni sindacali sull'ex Ilva di Taranto. Il Governo ha confermato l'intenzione di continuare a fare la propria parte e ha assicurato che sarà garantita la continuità aziendale. Ha inoltre convocato le organizzazioni sindacali per un nuovo incontro da tenersi entro la fine dell’anno».

Come spiega il comunicato, «alla riunione hanno preso parte i ministri degli Affari Ue e Pnrr, Raffaele Fitto, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento), e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le associazioni sindacali hanno partecipato i rappresentanti di Fiom-Cgil, Michele De Palma, Fim-Cisl, Roberto Benaglia, Uilm-Uil, Rocco Palombella, Usb, Sasha Colautti e Ugl metalmeccanici, Giovanni Antonio Spera».

Intanto i lavoratori dell’indotto di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, su iniziativa dell’Usb, questa mattina hanno occupato temporaneamente la Concattedrale di Taranto, nella parte inferiore del tempio. Una decisione assunta dopo che le aziende dell’indotto rappresentate dall’associazione Aigi hanno annunciato che pagheranno solo lo stipendio e non la tredicesima. Oltre allo sciopero di 24 ore, che terminerà questa sera alle 23, l’organizzazione sindacale ha organizzato un sit in davanti alla portineria imprese e poi il presidio in città. "Chiediamo il pagamento puntuale dei nostri stipendi e delle nostre tredicesime - hanno osservato i delegati Usb - e invitiamo le istituzioni tutte a lavorare per il superamento di questa situazione insostenibile e arbitraria. Rivendichiamo un sacrosanto diritto dei lavoratori. La tredicesima non può essere oggetto di ricatto».

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