TARANTO - Tangenziale Sud di Taranto, Regionale 8 Talsano-Avetrana e litoranea salentina. La viabilità della parte orientale della provincia di Taranto è un puzzle da risolvere, tasselli che da oltre quarant’anni si fanno fatica a immaginare e che hanno isolato di fatto la litoranea salentina, contribuendo a perdere il treno del turismo su cui il Salento è già salito da oltre dieci anni.
Il nostro viaggio nella viabilità costiera, che dovrebbe portare i turisti e i residenti da Taranto fino ad Avetrana per continuare fino a Nardò e Gallipoli, parte proprio dal capoluogo jonico. Sono 12 i chilometri di strade - di cui 4,5 ex novo - che grazie ai 50 milioni di euro dei fondi di Coesione 2014-2020 saranno costruite a sud di Taranto: un intervento che riguarderà il terzo lotto della Tangenziale Sud e che prevede tra le opere secondarie anche il rifacimento della strada provinciale 104, ovvero la Salina Grande, strada molto frequentata tutto l’anno e ancor di più nel periodo estivo. Secondo il sito del Governo l’inizio dei lavori è atteso tra pochi giorni, l’1 luglio 2023, mentre il termine dell’opera è previsto al 30 ottobre 2025.
Questo è il primo collo di bottiglia per la viabilità costiera, che tuttavia rimarrebbe tale se non entrasse in funzione la seconda opera: la regionale 8 Talsano-Avetrana, strada fondamentale per disintasare la costa dal traffico e collegarla con il Ponte Punta Penna direzione autostrada A14 o statale 106. Della litoranea interna se ne parla concretamente dal 1989, bloccata in fase pandemica dalla Regione Puglia e sbloccata dalla stessa proprio lo scorso aprile: 122 milioni stanziati solo per il primo e secondo lotto - da Talsano alla marina di Pulsano per arrivare alla rotatoria per Manduria - e altri 71 milioni serviranno per terminare i circa 64 chilometri del tracciato. “Un’opera strategica non solo per lo sviluppo turistico e le attività economiche del versante orientale della nostra provincia, ma anche in vista degli impegnativi appuntamenti che ci accingiamo ad affrontare”, spiegava il presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci lo scorso aprile in Consiglio provinciale, in cui sanciva l’arrivo dei fondi e ricordava l’approssimarsi dei Giochi del Mediterraneo 2026. Una prova che metterà a dura prova tutto l’assetto viario jonico e che come territorio non si potrà fallire, anche per proiettare la provincia di Taranto nei circuiti turistici che contano.
Proprio pensando al turismo si arriva al terzo elemento del puzzle: il rilancio della Litoranea Salentina, l’arteria fronte mare che parte da Leporano e giunge dopo poco più di 42 chilometri fino a Torre Colimena, territorio di Manduria. Al momento interrotta nella marina di Lizzano ma in estate spesso congestionata, nella visione futura dovrebbe sorgere una strada a un senso di marcia e che potrebbe portare a un turismo lento, forse solo pedonale o ciclabile, e dal minor impatto ambientale possibile sul sistema dunale. A giovarne saranno i sette comuni - Taranto compreso - presenti sulla costa, che potrebbero così valorizzare al meglio i tratti di loro competenza. Per farlo però è necessario anche mettere mano alle numerose strade provinciali, spesso abbandonate negli anni, che dall’entroterra diradano verso mare. La Provincia, già con la consiliatura Gugliotti, ha accelerato sul rifacimento delle arterie dei paesi costieri e Melucci ha da poco varato un programma di opere pubbliche che porterà da qui al 2025 tra le altre, anche al rifacimento del manto stradale della Litoranea compreso tra Torre Colimena e Campomarino di Maruggio. Piccoli passi della Provincia di Taranto anche per celebrare al meglio il centenario dell’ente, tasselli fondamentali che invece i cittadini rilevano per completare l’atavico puzzle della viabilità costiera.
Castellaneta Marina vive l’incubo provinciale 13 (di Dario Benedetto)
Stessa spiaggia e stesso mare ma, con ogni probabilità, questa estate i bagnanti arriveranno a riva percorrendo strade diverse. Castellaneta Marina è pronta a vivere un’altra lunghissima estate da tutto esaurito ma incombono i lavori di manutenzione straordinaria sulla strada provinciale 13, l’unica arteria percorribile tra quelle che collegano Castellaneta alla sua marina. I lavori, attesi da decenni e annunciati già da diversi mesi dall’amministrazione provinciale guidata da Rinaldo Melucci, interesseranno un particolare tratto di provinciale in cui, inevitabilmente, il traffico veicolare sarà sospeso. Si tratta di quello compreso tra la sp10 e la sp 11, oggetto di manutenzione straordinaria volta a migliorare la viabilità e la sicurezza stradale. Per questo, l’ente Provincia aveva studiato e messo a punto un percorso alternativo per consentire alla ditta incaricata sia di occupare l’intera carreggiata con i propri mezzi operativi, sia di garantire la sicurezza dei suoi dipendenti. In verità, i lavori sarebbero dovuti partire lo scorso 13 marzo ma, ad oggi, la provinciale 13 risulta ancora percorribile e, al netto di sporadici sopralluoghi tecnici, non ci sarebbero indizi utili ad immaginare un imminente avvio delle attività. Ad ogni modo, i lavori prima o poi partiranno e doneranno al territorio, non solo ai vacanzieri ma anche ai tanti agricoltori e pendolari che quotidianamente percorrono quell’arteria, una sicurezza stradale attesa da sin troppo tempo. Il percorso alternativo prevede un tragitto di circa 5 chilometri e mezzo aggiuntivi che i bagnanti, sia i castellanetani che quelli provenienti dal Barese (quindi dalla statale 100), percorrerebbero due volte al giorno. A tal proposito, l’area Due Mari della Cia aveva sollecitato la Provincia circa la sistemazione del manto stradale sulle provinciali 10 e 11 (sul percorso alternativo) e sulla sp14 (nel territorio di Palagianello). La Cia, inoltre, per decongestionare il traffico aveva proposto la riapertura della vicina sp 12 e su questo aspetto resta fiduciosa circa i possibili prossimi scenari. Non solo Castellaneta Marina però nei desideri dei turisti che sceglieranno la Puglia: per raggiungere l’altra perla dello Jonio, Marina di Ginosa, la strada statale 106 resta ovviamente la prima scelta per chi proviene da Taranto o da Reggio Calabria. Massima prudenza invece per chi sarà costretto a percorrere la provinciale 580, spesso teatro di terribili incidenti. Solo poche settimane fa, a tal proposito, il sindaco di Ginosa Vito Parisi aveva dichiarato alla Gazzetta che l’ente Provincia, di cui è vicepresidente, avrebbe inserito con priorità massima il finanziamento volto alla realizzazione di 3 rotatorie per un importo complessivo di 1 milione e 800 mila euro. Interventi sicuramente non sufficienti a garantire la massima sicurezza stradale ma che rappresenterebbero già un buon punto di partenza.