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Taranto torna al centro d’Europa: chiuso l'EcoForum

Taranto torna al centro d’Europa: chiuso l'EcoForum

 
Valentina Castellaneta

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Valentina Castellaneta

Taranto torna al centro d’Europa: chiuso l'EcoForum

Già pronta la seconda edizione, tra economia e ambiente

Sabato 27 Maggio 2023, 12:05

TARANTO - Oltre 500 presenze, 80 relatori, 30 paesi collegati per le sessioni internazionali, un dibattito di livello internazionale. Sono questi i numeri della prima edizione del «Tef», il Taranto Eco Forum 2023. L’appuntamento per l’anno prossimo è stato già fissato per l’11 e il 12 di aprile 2024 quando, come ha spiegato Patrik Poggi, presidente di «Eurota Ets», tracciando un bilancio dell’iniziativa che si è conclusa ieri a Taranto, «avremo il privilegio di lanciare la seconda edizione di Tef direttamente da Bruxelles, dal Parlamento Europeo, una cosa che ci inorgoglisce molto perché cerchiamo di rimettere la città al centro di alcuni meccanismi nazionali e internazionali, ma sopratutto di nuovo al centro dell’Europa».

L’evento è stato organizzato proprio da «Eurota Ets» e «Ferrara Expo», con il sostegno del main partner «Edison Next» e in co-branding con Regione Puglia e Comune di Taranto.

L’iniziativa - che vede la «Gazzetta» media partner - nasce dall’intesa con «Ferrara Expo», e in particolare con l’amministratore delegato dell’ente Silvia Paparella, e da Eurota Ets e del suo presidente Patrick Poggi.

Ora è tempo di monitorare se e in che misura arriveranno i frutti di quello che oggi si è piantato con l’EcoForum di Taranto. «Sicuramente quello che posso dire in maniera del tutto oggettiva - ha detto chiudendo i lavori Silvia Paparella - è che si è dato vita ad un dibattito importante, fondamentale e strategico in una città, in una regione, particolarmente sensibile, competente, consapevole e, aggiungo, particolarmente coraggiosa. Qui si sta lavorando al cambiamento, una trasformazione, una transizione ecologica, energetica, che diventa anche sociale, etica e morale. Un grande Tef che ci proietta al prossimo anno».

«C’è stata veramente una partecipazione importante - ha aggiunto Poggi, tracciando il bilancio finale dell’iniziativa -. Il primo giorno abbiamo avuto intorno alle 500 presenze registrate, nel secondo abbiamo toccato le 150. Nella sessione internazionale andata in streaming abbiamo avuto la presenza di 30 paesi, dalla Francia alla Cina, passando per Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, tutti connessi ad ascoltare i relatori provenienti da 5 continenti. Presumo che Taranto sia stata veramente una vetrina importante in questo momento particolare per la città, ma per l’Italia tutta sulla transizione energetica ed ecologica».

Il Tef è stato veramente un momento di confronto concreto per aziende e operatori di settore, per fare il punto sulla transizione, partendo dalle esperienze di chi sta concretamente lavorando su questa materia. Le tematiche su cui si è concertato il forum, sono state il biorisanamento, l’economia del mare, la risorsa acqua, la valorizzazione dei rifiuti, le energie rinnovabili, i siti di interesse nazionale e la mobilità sostenibile. Nei dibattiti e nelle tavole rotonde si sono confrontati enti di ricerca, advisor internazionali, enti pubblici, start up innovative, oltre che esperti, amministratori e studiosi. Di Taranto si è parlato tanto, in ogni tavola rotonda e in ogni intervento. Ora è il momento di monitorare se i semi piantati dall’incontro di queste esperienze porterà frutto.

«Tef è anche un laboratorio - ha concluso Poggi - perché ha un’importante comitato tecnico scientifico, composto da enti di ricerca, mondo accademico e alcune aziende leader in materia di transizione ecologica, energetica e su tutte le tematiche della sostenibilità. Faremo un punto di sintesi, della ricaduta del forum non solo sul territorio, ma anche a livello nazionale con un evento chiamato Tef-Lab: una sintesi di ciò che è accaduto in questa due giorni e di ciò che si è riusciti a creare».

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