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Agromed, c’è il piano industriale: il sito ex Miroglio di Castellaneta polo logistico agroalimentare

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Agromed, c’è il piano industriale: il sito ex Miroglio di Castellaneta polo logistico agroalimentare

Investimento di 11 milioni di euro, pubblicato il bando

Martedì 13 Dicembre 2022, 13:31

A 22 anni dalla prima delibera del Cipe, che finanziò l’iniziativa, e a 18 anni dalla costituzione della società che avrebbe dovuto realizzarla, si sblocca il progetto Agromed che dovrebbe portare alla creazione di un polo logistico e produttivo dell'agroalimentare nell'opificio ex Miroglio di Castellaneta. Per le attività sono previsti investimenti per circa 11 milioni di euro (frutto di un finanziamento Cipe rimodulato), già disponibili nelle casse della società, e l’impiego di un numero di addetti, fra diretti e di filiera, di oltre 300 unità, prevedendo fatturati globali a regime nell’ordine di 15,5 milioni di euro. Agromed, società benefit interamente partecipata dalla Camera di Commercio di Taranto, ha adottato il piano industriale e pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di redazione della progettazione definitiva ed esecutiva, predisposizione della documentazione necessaria per l’acquisizione dei pareri da parte degli enti competenti e per l’intervento di riqualificazione del sito industriale. Lo stato dell’arte prevede un ulteriore step di progetto volto a dare esecutività al Piano industriale, partendo con i lavori e le conseguenti assunzioni già dai primi mesi dell’anno prossimo, per porsi a regime nell’arco di un triennio. I dettagli del piano industriale sono stati illustrati ieri nella Sala Monfredi della Cittadella delle imprese dal commissario straordinario della Camera di commercio Gianfranco Chiarelli e dal presidente di Agromed Vincenzo Cesareo. C'è innanzitutto l'impegno all'assunzione a tempo indeterminato di 28 lavoratori tra la platea ex Miroglio, scalando su un bacino di 44 unità, per poi procedere a concorso pubblico.

«Adesso - ha sottolineato il presidente Cesareo - abbiamo un piano industriale. Sul sito è stato pubblicato il bando di gara per il progetto esecutivo e subito dopo cominceremo ad appaltare le varie attività. Nel frattempo abbiamo sentito la task force regionale per l’impiego per i lavoratori del bacino ex Miroglio con i quali è stata già avviata un’interlocuzione ai fini della formazione ma anche dell’assunzione di alcuni di loro per far partire la rifunzionalizzazione del sito. Il progetto Agromed mira ad essere un elemento di trasformazione dell’agricoltura del territorio in agroindustria in termini di logica di benefici per il sociale e per l’ambiente trattandosi di una società benefit». «Non entreremo - ha precisato - in concorrenza con altre aziende del territorio che si occupano di logistica e trasformazione di prodotti agricoli. Agromed sta partecipando al bando indetto dall’Autorità di sistema portuale di Taranto per acquisire la piastra logistica».

Solo da poche settimane la società Agromed è entrata in possesso dello stabilimento, che è di proprietà del Comune di Castellaneta e al momento viene utilizzato in comodato d’uso. Chiarelli ha svelato che era giunta anche una manifestazione d’interesse per l’utilizzo dell’opificio da parte del Gruppo Tarulli, ma «ogni tentativo di dilatare i tempi - ha aggiunto - è stato scongiurato». Il progetto consiste nella realizzazione «di un complesso produttivo e logistico per la lavorazione, la trasformazione e lo stoccaggio di prodotti ortofrutticoli e della frutta in guscio, attraverso l’utilizzo di tecnologie mirate alla sostenibilità e alla riduzione dei consumi». Nell'opificio, è precisato nel piano industriale, «saranno allocate linee di disidratazione di frutta ed ortaggi quali arance, uva, zucchine, melanzane, atteso il considerevole incremento di mercato di prodotti disidratati che consentirà, altresì, l’utilizzo e la valorizzazione di eccessi di produzioni altrimenti difficilmente impiegabili».

Il commissario dell’ente camerale, Gianfranco Chiarelli, ha osservato che «il progetto Agromed, di cui si parla da tanti anni, rappresenta un risultato importantissimo per il territorio. Ci sono stati ritardi accumulati nel tempo ma ora si fa sul serio, prediligendo l’aspetto agroalimentare di cui potranno beneficiare tante aziende del tarantino ma che già dal 2023 avrà anche ricadute positive dal punto di vista occupazionale. Questa è un’operazione verità».

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